
Sempre più numerosi coloro che prediligono la scelta bio sulle loro tavole e i grandi marchi italiani hanno ormai optato per questa scelta nella produzione.
Secondo Coldiretti l’anno scorso circa 13 milioni di italiani hanno acquistato almeno una volta a settimana prodotti biologici,con una crescita del 21% ,di cui 1,1 miliardi in scontrini nella grande catena di distribuzione e il resto in vari negozi specializzati e mercati bio a k m zero.
La legge italiana sui prodotti bio è tra le più severe e restrittive d’Europa,chi oltrepassa la soglia da contaminazione dei campi,seppur la soglia massima è di 1 g di pesticida su 100 tonnellate di prodotti,non può applicare l’etichetta bio.
In Europa ciò non avviene,per non contrastare l’importazione delle materie prime e soprattutto nei paesi del centro, nord ed est d’ Europa,la Cina e gli USA,la regolamentazione è molto più tollerante e le certificazioni bio vengono ottenute più facilmente anche se si oltrepassa la soglia di pesticidi consentita.
Questo significa che i nostri prodotti bio sono tra i più affidabili sul mercato,ma Roberto Pinton,segretario dell’Assobio,ha dichiarato che a causa di questo dislivello tra i vari Paesi nella regolamentazione dei prodotti bio,un’azienda italiana potrebbe ritrovarsi con una partita di zucchero biologico made in Germany,non conforme alle nostre regole,o un olio spagnolo che supera i valori limite ma che comunque purtroppo potrebbe finire sugli scaffali dei nostri supermercati,godendo della dicitura “biologico”. Un’accurata lettura delle etichette può indirizzarci sull’acquisto dei prodotti biologici migliori.
Valeria Di Bella






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