A cura della dott.ssa Valeria Barbagallo
Spesso gli stati d’animo vengono amplificati nel silenzio della notte. La nostra penna emergente Maria Pia Ferlito, ci propone una riflessione interessante e profonda, che ha come chiave di lettura la famosa frase di Nietzsche: “ciò che non mi uccide mi fortifica”!
CHIACCHIERE NOTTURNE.
Sono le due del mattino,e voi mi direte a noi cosa importa se non riesci a dormire! Avete ragione, ma importa a me che domani dovrò parlare con una persona che al momento ha potere decisionale sulla mia vita lavorativa ed io credo che stia per commettere un’ingiustizia nei miei confronti, ma anche qui voi mi direte ed a noi cosa importa! Credi di essere l’unica ad aver subito ingiustizie?
No, avete ragione, tutti in quantità differenti le subiamo. Ma la cosa importante è come siamo capaci a superarle!
Nietzsche diceva: ciò che non mi uccide mi fortifica.
Ed è vero, la sofferenza ed il dolore sono per le persone che lavorano su se’ stesse una modalità fortissima per diventare più forti. Lavorare sui loro sentimenti, sui loro limiti, sulle loro difficoltà e poi ritrovarsi alla fine di questa lotta, sofferenza, dolore più forti e capaci nel caso in cui si presenta un’altra difficoltà a percorre un percorso di crescita analogo.
Ed impariamo dai bimbi che quando cadono, molto spesso si rialzano. E se incontrano un ostacolo si fermano a studiarlo per capire quale possa essere il modo di affrontarlo, oppure aggirarlo, oppure strillare per chiamare rinforzi.
Ma da adulti non tutti siamo pronti, le prime volte che un problema si presenta sembra una grande tragedia, ma poi col tempo diventiamo bravi a trovare il modo di affrontare le avversità. Si, se ci fate caso, in genere le affrontiamo quasi sempre nello stesso modo, ma i tempi per star meglio diminuiscono sempre più. Confortante! Parola interessante! Una sfida per renderci sempre più forti e fare una cosa nuova al giorno, per un certo tempo, per uscire dalla nostra zona di confort ed intraprendere un percorso di crescita del tutto nuovo, ma nello stesso tempo per abituarci alle novità molto più facilmente. Così ognuno di noi svilupperà anche delle nuove passioni che magari non credevamo possibili. Si, perché normalmente non so se ci avete fatto caso, nei momenti di dolore o di crisi, ci ritroviamo a fare le cose che più “amiamo”. Ma che normalmente sono le cose che ci hanno accompagnato durante tutta la nostra crescita e che fungono da “copertina di Snoopy”.
Se vi va, fate questo gioco della “cosa nuova” ogni giorno. Cominciate con piccole cose che vi fanno stare bene e poi giorno per giorno aumentate il tiro. Ad esempio fate qualcosa che mai avreste pensato di fare. Vi renderete conto che con la pratica tutto diventa più semplice, ma soprattutto più divertente.
La vita non è un gioco, ma dovrebbe essere vissuta come se lo fosse. Per renderla più leggera e più divertente. Per far si che tutto possa affrontarsi con un sorriso. Perché se tu sorridi è difficile che chi ti viene incontro non ti sorrida pure. Perché leggerezza non è superficialità, ma planare sulle cose dall’alto, non avere macigni sul cuore. (Calvino).
Maria Pia Ferlito







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