“Ti cummeni‘‘: istruzioni per l’uso


Se gli scienziati indagassero nella catena del genoma umano dei siciliani troverebbero tracce di “ti cummeni” (ti conviene). Noi siciliani sappiamo benissimo “chi cummeni” a tutti pari (cosa conviene a tutti quanti).

Dal latino “convenire”,  “riunirsi”, “accordarsi”, composto di cum – insieme venio venire;

semplice e chiara l’immagine fondamentale: il conveniente è ciò che si avvicina, che si accorda, che si armonizza – due strade che si fondono in una, due fiumi che confluiscono in uno. Così è il conveniente nel senso di adatto, di opportuno.

Noi siciliani siamo filosofi in materia.

Esperti laureati in tutti i tipi di “ti cummeni”. Ti cummeni fare inversione a U, ti cummeni rompere la lievitazione della pasta della pizza, ti cummeni scrivere così, ti cummeni chiedere a quello, non ti cummeni rivolgerti a questo, stai attenta che non ti cummeni, ti cummeni stare zitta, no non ti cummeni.

Proviamo così: ognuno stila su di sé un libretto di istruzioni personali. Una sorta di bugiardino con avvertenze, controindicazioni ed effetti collaterali. Quando ci si incontra, un fugace “‘mpare comu semi comminati?”, e poi ciascuno sfodera il proprio manualetto. Non si spreca neanche un decilitro di fiato. Qua ci sono tutte le istruzioni per l’uso, leggile attentamente, imparati tutte le mie funzioni e capirai chi mi cummeni!

Giusi Lo Bianco

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