La propoli come antiparassitario naturale


La propoli deriva da sostanze ceriodi, resinose e gommose, prodotta dalle piante per proteggere le gemme floreali.
Le api la raccolgono da diverse piante, pioppi, betulle, ippocastani, querce, pini e castagni, la elaborano con le loro secrezioni e la utilizzano per tappare le fessure degli alveari o rinforzarne le pareti.
La propoli trova impiego nella medicina naturale per curare infiammazioni, cicatrizzare le ferite e combattere i malanni stagionali.
Quella raccolta in primavera dalle api ha inoltre proprietà stimolanti sulla fioritura e lo sviluppo fogliare, mentre quella raccolta a fine estate,possiede proprietà antiparassitarie. Il suo impiego in inverno contrasta gli attacchi dei microrganismi patogeni e dei parassiti.
Nei pomodori trattati con la propoli è diminuita la comparsa di peronospora e di marciume fogliare e i fagioli attaccati dai pidocchi risultano disinfestati con sole due irrorazioni. Anche sulle patate sono diminuiti gli attacchi della dorifora. Un trattamento antiparassitario naturale che elimina i danni collaterali portati dai pesticidi chimici e che ha ottenuto un pieno diritto nell’ambito di una razionale agricoltura biologica.
Valeria Di Bella

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