Lo scorso 14 febbraio, data memorabile di San Valentino, il candidato Premier Matteo Salvini, leader della Lega, viene accolto calorosamente a Paternò, dal Primo Cittadino Nino Naso, il quale apre la Cerimonia ponendo subito il problema delle arance rosse, delle importazioni e del crollo dell’economia del settore. Occorre difendere la qualità della nostra agricoltura e occorre che la politica porti avanti le istanze dei singoli territori- sostiene fermamente il Sindaco. Infine, consegna a Matteo Salvini una targa realizzata in pietra lavica rappresentante il Castello Normanno di Paternò.
Prende la parola Il candidato Premier e da subito incalza l’argomento dell’agricoltura e delle arance , – quando vado al supermercato e faccio la spesa mi fa rabbia vedere sui banchi le arance che non sono siciliane – afferma- perché non abbiamo bisogno di farcele pervenire dai paesi esteri, così come l’olio, il pesce e tutto ciò che riusciamo a produrre autonomamente. La Comunità Europea ha spalancato le porte al commercio proveniente da altri paesi , per far arricchire le multinazionali, a discapito della produzione italiana. Poi continua- “il mio interesse prioritario sarà rivolto al Ministero dell’Agricoltura e della Pesca, non al ministero degli Esteri o dell’Economia . “I nostri giovani hanno bisogno di lavorare, e bisogna far ripartire l’economia, pensando “Prima agli Italiani”, controllando e riducendo il fenomeno degli sbarchi degli immigrati clandestini ed aumentando le espulsioni”.
“Mi fa rabbia vedere a Bruxelles e negli altri paesi stranieri ragazzi siciliani andati via dalla loro terra offrendo il loro talento altrove , non potendosi affermare nel proprio paese, Questa è un’infamia. La fuga dei cervelli è un fenomeno che va controllato, e bisogna passare dalle parole ai fatti, cancellando ad esempio la legge Fornero, attivando politiche di lavoro adeguate, aumentando la sicurezza nel paese. La Boldrini ha provato a farmi un insulto dicendo che io vorrei un’ Italia come ai tempi di mia nonna, ebbene sì voglio ritornare ai tempi di mia nonna- in cui , come mi diceva sempre, si poteva andare a dormire lasciando la porta aperta, non è certamente fascismo, né altro, solo una maggiore sicurezza per tutti, e per i nostri figli.
“Io, ho due figli, e voglio vederli crescere , studiare, e lavorare qui in Italia, voglio che vivano tranquilli, come credo sia l’aspirazione di tutti i genitori. Quella del 4 marzo non sarà solo un’elezione Politica, è un’opportunità per tornare a vivere più sereni. Per questo tutti, e dico tutti, anche quelli che fino ad ora si sono scocciati ad andare a votare, devono recarsi alle urne perché il “non voto” significa regalare a chi non ci rappresenta la possibilità di avanzare.
Il nostro Paese ha bisogno di voltare pagina e dimenticare il passato, così come “Renzi e Crocetta saranno un lontano ricordo”. “Avete visto mai una Boldrini o un Renzi andare in giro tra a gente nelle varie città e nei piccoli centri a parlare così come faccio io? Se li vedete salutatemeli”.
“Gli Italiani hanno bisogno di persone che amano i propri connazionali, infatti non a caso occorrono Parlamentari eletti in Sicilia, nella loro terra, perché possano prendere a cuore le questioni da vicino, vivendole”.
“Certo non è che se saliamo al governo, l’indomani ho la bacchetta magica e trasformo tutto in poco tempo. Datemi cinque anni per lavorare bene e per rimettere tante cose a posto”.
Di certo i buoni propositi sembrano non mancare ed il programma della Lega appare molto concentrato sui bisogni impellenti del Paese.
Occorre però non trascurare, che oltre l’agricoltura e la pesca , di primaria importanza per il Leader della lega, la Sicilia ha molto da offrire nel settore turistico ed artistico, essendo una terra meravigliosa che ha dato i natali a grandi artisti dalla scrittura alla pittura, alla musica, al teatro, all’arte pupara e delle marionette.
Inoltre si auspica che l’emergenza demografica venga affrontata , non solo con i bonus bebè, ma a monte con il ripristino e la profusione della cultura dei valori sociali della famiglia, ovvero fronteggiando adeguatamente il fenomeno dilagante dei divorzi e dell’ impoverimento a seguito di separazione.
Votare è un diritto, non votare è una mancata opportunità!
Valeria Barbagallo








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