La tecnologia ha fortemente influenzato negli ultimi anni la vita dell’intera popolazione, dai grandi ai più piccini. La maggiore preoccupazione riguarda proprio questi ultimi, i bambini.
Fino a poco tempo fa i pediatri americani raccomandavano ai genitori un utilizzo delle apparecchiature elettroniche, tv, tablet, smartphone ecc., per i bambini più grandi che non superasse le 2 ore al giorno ed un assoluto divieto per i piccoli sotto i 2 anni.
L’American Academy of Pediatrics (AAP) oggi ha cambiato direzione sostenendo che non è tanto importante la quantità di tempo passata con i mezzi elettronici quanto piuttosto la qualità.
Il loro dietrofront è dato dalla constatazione che le raccomandazioni fatte in precedenza erano molto lontane dalla realtà. È ormai un dato di fatto che i bambini entrano a contatto con la tecnologia già dai primi anni di vita.
Resta senza dubbio che i nuovi devices creano disturbi nello sviluppo dei bambini, che passano più tempo a giocare con questi mezzi piuttosto che con le persone reali.
Tra i rischi della tecnologia ci sono l’obesità, causata dalla sedentarietà, oltre che disturbi legati al linguaggio. I bambini per svilupparsi psicologicamente e fisicamente hanno bisogno di stare a contatto con le persone, confrontarsi con esse, giocare, parlare.
Nonostante queste problematiche i pediatri hanno preso in considerazione il grande lato positivo della tecnologia che, usata in modo corretto, può far bene allo sviluppo della psiche del bambino. Bisogna però che i genitori siano responsabili e scelgano accuratamente giochi che siano interattivi e aiutino lo sviluppo del linguaggio e delle capacità del bambino.
È necessario inoltre mettere dei limiti sia a livello di tempo che fisici. Ci sono momenti della giornata che tradizionalmente la famiglia passa insieme a giocare, parlare, a confrontarsi sulla giornata trascorsa. Questi momenti non devono essere soppiantati dalla tecnologia.
Laura Ciancio
Acicastello Informa 
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