Penso a voce alta..
Penso a quand’ero piccola e mia Zia mi ripeteva sempre: “figghia, tu hai l’oru ne manu”.. tu hai l’oro nelle mani; mi voleva dire che ero nata col dono di dar forma a qualunque materiale, di fissare su di un foglio di carta immagini e forme, di realizzare con materiali semplici piccole opere d’arte… l’arte .. che meravigliosa cosa. Quel dono nasce con te e quasi per magia, tra la folla.. nel tempo e nello spazio, ci si riconosce.. e a me è capitata spesso la fortuna di incontrare gente che quel dono ce l’ha.
A Viagrande, un piccolo paesino alle pendici dell’Etna, vive una donna dagli occhi di cielo.. una canna al vento, esile ma forte, dalle cui mani prendono forma creazioni che rispecchiano questa terra che racchiude tutto, come un microcosmo: bellezza, colore, semplicità, ricchezza.. tutto ed il contrario di tutto.
Il nome di questa donna è Melita Bruno. La sua passione nasce con lei.. la macchina da cucire della nonna, ago e filo, il checcherino.. cose d’altri tempi.
A quindici anni comincia a voler approfondire quello che ha imparato tra le mura di casa, e si iscrive ad un corso di Sartoria conseguendone la qualifica e comincia a realizzare veri e propri capi; ma è qui che entra in gioco “il dono”. Di sarte possono essercene tante, ma quando dentro la testa nasce un’idea che si allontana dagli schemi e magicamente la mano sa come realizzarla, allora succede un piccolo miracolo. La fantasia diventa realtà.
Ogni particolare è unico ed irripetibile, ogni abito, ogni accessorio una piccola opera d’arte.
Lei questo sa farlo magistralmente. Nel suo Atelier, pieno di stoffe, sete, fili, fiori, borse, gioielli, cappelli.. lei immagina di vestire donne bellissime ed eleganti che con il fruscìo dei loro abiti entrano nei saloni di palazzo Biscari, portandolo ai vecchi fasti, o lievi lembi di stoffa che vestono fate che abitano il Castagno dei Cento Cavalli.
Lei che con dei semplici spilli ti fissa addosso un drappo di stoffa e ti trasforma in principessa e che con i suoi gioielli ti fa Regina.
Si.. Signore e Signori per fare la differenza non basta saper tenere un ago in mano, serve avere la capacità di far vivere una creazione. Da dieci anni ormai il suo laboratorio Artigianale è una fucìna di idee ed i suoi manufatti vengono sempre di più apprezzati, di certo non è stato e non facile; è tutto un percorso in salita. “Quando sto per mollare, mi fermo un attimo e penso al motivo per il quale ho resistito fin’ ora; porto la mano sul cuore e sento ogni singolo battito di ognuno dei passi che ho compiuto”.. queste le sue parole dal quale trasudano amore e passione per ciò che fa.
E’ spesso invitata in spettacoli dove realizza le sue creazioni in pochissimi minuti, performance che riesce sempre a dare un tocco di eleganza al palco che la ospita.
In un’epoca dove tutto corre via veloce, dove la qualità e l’attenzione per i dettagli è messa in secondo piano è lodevole chi vuol conservare e preservare arti antiche come il cucito, il ricamo e l’artigianato in genere. Che siano d’esempio queste donne che mantengono vivo il loro estro creativo e le antiche arti che sono state tramandate nei secoli da madre in figlia.. Andate a dare un’occhiata sul suo profilo Facebook,.. Melita Bruno vi farà venire voglia di prendere ago e filo, e chi lo sa che vedendo voi anche le vostre figlie non facciano lo stesso. Un modo bellissimo di stare insieme.. un modo bellissimo di fare un tuffo nel passato per creare un nuovo futuro.. creativo e semplice
Loredana Arcidiacono









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