La vita è dura e amara un po’ per tutti, ma mi è sempre piaciuto pensare che lo sia proprio per essere addolcita dalle cose, dalle persone, dalle idee, dai desideri, dalle parole, dalle frasi.
In un’epoca dove tutti e tutto ci presentano il conto, la parte di un potente dolcificante la fa chiunque ci dice(a): “figurati è stato un piacere”.
Dinanzi a un “figurati è stato un piacere” io mi sciolgo come il sale grosso, come il burro nel pane caldo.
Piacere?
Così gratuitamente?
Sei felice di farlo e basta?
Capita di rado di incontrare persone che hanno insite raffinate sfumature di generosità folgorante che si manifestano in forma limpida; persone capaci di ascoltare per ore chi ne ha bisogno e che tendono la mano prima ancora che sia pronunciata una richiesta di aiuto.
Personalità dotate di solidità accogliente e che ti abbagliano al primo sguardo.
Ciò che mi appare sublime in alcune creature è la naturalezza nel dare e la leggerezza nel dire: “certo, non c’è problema, lo faccio con piacere”. E a volte i problemi ci sono eccome, ci può essere stanchezza, mancanza di tempo e tanto altro. Non parlo di sudditanza, di falsità, di dovere, ma di quel poco, ma prezioso piacere di dare rimasto ancora in questo mondo; di quella generosità signorile che ti fa capire che la gentilezza è un piacere e mai un fardello. Io mi innamoro di queste creature e a loro vorrei somigliare; vorrei conoscere il prezzo della loro fatica, perché è il solo modo per riuscire ad apprezzarla.
Giusi Lo Bianco
Acicastello Informa 
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