Mentre passeggiavo lungo le strade del paese in cui vivo, tra una chiacchierata e un’altra, riflettevo su quanto gli incontri influenzino la nostra vita. Su quanto le storie che ascoltiamo, gli sguardi che incrociamo, quello di cui parliamo tocchi le nostre esistenze, generi empatia e possa anche cambiarci o trasformarci.
Quante persone incontriamo lungo il nostro cammino? Mille, diecimila, un milione?
Ci sono coloro in cui ci imbattiamo per caso: il barista, il benzinaio, gli addetti alle vendite dei negozi che frequentiamo, i pazienti con cui attendiamo il nostro turno dal medico e con cui scambiamo due o più parole o semplicemente osserviamo fantasticando sulla loro vita. Qualcuno ci resta impresso, qualcuno lascia tracce lievi, qualcuno lascia segni che si cancellano dopo la prima doccia.
Ci sono poi i nostri familiari, quelli che incontriamo il primo giorno di vita, il loro ruolo nelle nostre esistenze è ineluttabile, sono prodotti del destino, condanne o benedizioni quasi sempre inevitabili.
E poi ci sono gli amori…
Gli amori che durano 3 giorni, 3 settimane, 30 anni…
Gli amori giusti e quelli sbagliati, gli amori effimeri e gli amori veri, gli amori “a scadenza” e gli amori eterni, gli amori impossibili, gli amori a distanza e gli amori disperati…
Gli incontri amorosi smuovono le corde e stravolgono la vita, hanno una natura densa e complicata e richiedono appositi contenitori di conservazione o smaltimento.
Ci sono poi gli incontri con quelli che diventeranno i nostri amici: quelli con cui ci scegliamo reciprocamente. I miei sono anime aperte, sensibili, che procedono con cautela, ma inesorabili, sono anime che ridono anche quando non dovrebbero, ironiche e auto ironiche e che si pongono e pongono infinite domande. Sono i miei simili. Quando li vedo capisco immediatamente che la loro sostanza è simile alla mia. Capisco che ci somigliamo e nel farmi spazio nella loro vita gli faccio spazio sentendomi comoda. E’ una sensazione straordinaria.
Trovo che camminare affiancati sia più facile e anche più divertente.
E poi, dulcis in fondo, ci sono gli incontri con le persone dotate di superpoteri, quelle in grado di cambiarti la vita o di imprimerle una direzione diversa e inaspettata. Sono quelle che ti guardano attraverso.
Beato chi Le incontra. Beato chi sa esserlo.
Io sono immensamente grata a tutti gli incontri che hanno disegnato un tratto del mio cammino con generosità.
Sarebbe bello se ognuno di noi tra i propri obiettivi avesse quello di giocare un ruolo illuminante nella vita anche di una sola persona.
Giusi Lo Bianco






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