VACCINI


Bentornati a Panorama salute, l’appuntamento settimanale con il dott. Guido Rallo, questa  settimana parliamo di vaccini. Lo scorso anno il parlamento nazionale ha approvato, il 31 luglio, la legge n. 119 che ha apportato importanti novità in materia di obbligo vaccinale.

Tutti sappiamo cosa sono i vaccini e tutti, almeno spero, siamo coscienti della loro importanza nel moderno trattamento preventivo di gravissime e prima mortali o invalidanti malattie infettive.

Mi piace qui ricordare un grande medico del passato, Edward Jenner, che già alla fine del Settecento introdusse il vaccino contro il vaiolo. La denominazione di “vaccino” fu utilizzata per la prima  volta proprio da questo scienziato inglese. Questi si rese conto che i mungitori di vacche da latte non si ammalavano di vaiolo, pur in piena epidemia. Questo perché le vacche trasmettevano ai mungitori una forma di vaiolo frusta, molto più lieve, che però li rendeva immuni dal gravissimo e mortale vaiolo umano. Jenner codificò l’inoculazione di questo vaccino e ne comunicò i risultati in un lavoro del 1801.

Da allora molta acqua è passata sotto i ponti, il progresso nel campo vaccinale è stato prodigioso, nel corso dei decenni sono stati introdotti nuovi vaccini per molte delle più comuni malattie infettive. Tutti ricordiamo Sabin ed il suo vaccino contro la poliomielite.

La comunità scientifica internazionale oggi riconosce che i vaccini sono uno degli strumenti più sicuri ed efficaci per la salute pubblica, hanno permesso infatti di debellare, quasi ovunque, una gravissima e invalidante malattia come la poliomielite e hanno eliminato, a livello globale, il vaiolo.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha posto come soglia minima raccomandata il 95% della copertura vaccinale per ogni tipo di vaccino, questo allo scopo di raggiungere la cosiddetta immunità di comunità. Questa percentuale, una volta raggiunta, non permette agli agenti patogeni di circolare e di provocare epidemie. Tale soglia consente altresì di tutelare quegli individui più fragili, che a causa delle loro condizioni di salute non possono essere vaccinati.

Nel 2016 questo valore soglia, rispetto agli anni precedenti, nom è stato raggiunto ed in molti casi si è attestato a valori pericolosamente bassi, ragion per cui si è reso necessario introdurre  la nuova normativa che porta da quattro a dieci le vaccinazioni obbligatorie. Il 31 marzo p.v. è la data ultima entro la quale i dirigenti scolastici e i presidi potranno accogliere i bambini non vaccinati. La scarsa copertura vaccinale ha provocato la recrudescenza del morbillo, una malattia virale che può essere grave e non di rado mortale.

La stragrande maggioranza dei nostri concittadini sa che i vaccini sono molto importanti nel prevenire certe malattie infettive, che prima flagellavano le nostre popolazioni, inoltre la sicurezza dei vaccini è documentata da milioni di dosi somministrate e dai continui controlli da parte dei laboratori dell’Istituto Superiore di Sanità. Ritengo importante inoltre informare i mire i lettori che i vaccini non contengono sostanze tossiche e meno che mai mercurio. Bisogna disperdere ogni ombra e precisare che è stato scientificamente chiarito e provato che il vaccino anti morbillo pertosse e parotite non provoca l’autismo, il medico inglese che lo affermava è stato infatti radiato dall’albo professionale. Le stupidaggini messe in giro da sedicenti no vax debbono essere trattate alla stregua di “bufale” purtroppo non commestibili. Ci dispiace che alcuni politici abbiano cavalcato ed in certi casi alimentato certe paure che non hanno alcuna base scientifica. La politica consulti e tenga nel giusto conto la scienza e non travalichi i suoi ambiti di competenza. La  politica non può in nessun caso non tener conto di precise indicazioni scientifiche che in special modo riguardano la salute pubblica. La mancata vaccinazione provoca la recrudescenza della malattia infettiva, da qui l’obbligo vaccinale, che i cittadini ben pensanti debbono vedere come un giusto e tempestivo presidio per la salvaguardia della salute pubblica.

Auguri di una Serena Pasqua e alla prossima.

 

Guido Rallo

 

     

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