169 chilometri, partenza da Caltanissetta arrivo all’Osservatorio Astrofisico dell’Etna.
I corridori attraversano il paese di Paternó, acclamati dalla folla che attende con entusiasmo il loro passaggio, per salire verso Ragalna dove li aspettano 10 chilometri di pendenze fino al 16%. Gli ultimi 5,5 chilometri vengono percorsi tra i boschi etnei, i pini, la pietra lavica, in alcuni tratti si arriva a pendenze del 18% per poi migliorare negli ultimi 150 metri con una pendenza del 6%.
A vincere il colombiano Esteban Chaves e l’inglese Simon Yates, la nuova maglia rosa.
Chaves si esprime con ottimismo per la tappa vinta ed un pizzico di realismo, perché bisogna restare con i piedi per terra. L’allenamento è tutto in questi casi e lui ha faticato tanto in Colombia per arrivare preparato a questo momento.
Altrettanto ottimista e determinato, Simon Yates, cercherà di vincere questo Giro insieme alla sua squadra, per lui la più forte. Intanto si dimostra felice e festeggia l’obiettivo raggiunto.
Nei giorni passati Caltanissetta, Catania, Paternó, Ragalna, i Paesi Etnei sono stati protagonisti mondiali del Giro d’Italia. Il Mongibello ha avuto uno dei suoi momenti di gloria, ha accolto corridori provenienti da tutto il mondo, ha dato vita con le sue curve e le sue pendenze ad una gara difficile, strepitosa, entusiasmante che ha lasciato tutti con il fiato sospeso.
A catturare l’attenzione delle telecamere anche la commozione delle persone del luogo. La si evince dalle dichiarazioni e dal coinvolgimento per questa tappa.
Siciliani, orgogliosi di aprire questa finestra sulla Sicilia verso il mondo intero.
Laura Ciancio






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