#avaricognitivi


Secondo l’ultima indagine sociologica da me condotta esiste una categoria di esseri umani che certamente merita una riflessione: la singolare ed insospettabile categoria degli “avari cognitivi”.

Ognuno di noi conosce un avaro cognitivo, qualcuno di voi 25 lettori lo è e magari fino a questo momento in cui per grazia concessa vi sto massacrando i neuroni neppure lo sapeva.

Gli avari cognitivi (scansatinisignuri) sono quella tipologia di soggetti che nel proprio lessico quotidiano utilizzano ripetutamente le parole: tutto, costantemente, nulla, completamente, e i pronomi personali io e me!

Gli avari cognitivi si aggrappano a regole semplici per affrontare quello che altrimenti sarebbe per loro un mondo complesso (quella determinata cosa è bianca o nera, notte o giorno, alta o bassa).

Insomma le scorciatoie fanno comodo un po’ a tutti (ho usato la parola “tutti”, Santo Lume sarò mica un’avara cognitiva?) però… che noia!

L’assolutismo dove ci conduce? Più la nostra mappa del mondo è rigida su come sono le cose, come dovrebbero essere, quanto dovremmo essere bravi, come dovrebbero trattarci gli altri, più possibilità ci sono che non coincida con il caos della realtà. Gli a. c. sono particolarmente riluttanti a rivedere le impressioni che si sono fatti sulle persone, indipendentemente dai loro comportamenti, ma soprattutto non amano ammettere di aver sbagliato giudizio, nemmeno quando clamorosamente evidente. Insomma, se non l’aveste capito, gli avari cognitivi sono Fonzie che non riesce a dire : “mi dispiace” e “scusa”! Hey!!!! 👍

Giusi Lo Bianco

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