LA FONTANA DEI CILIEGI ( LA NUOVA FONTANA DI CATANIA)
rubrica a cura di Valeria Barbagallo
Il principale ostacolo all’inverdimento delle nostre città è la scarsità di superfici libere dalla cementificazione, che relega lo spazio vitale delle piante alle fratture di strade e marciapiedi.
Le rare fioriere sui terrazzi e i giardini pubblici e privati ormai non bastano più per migliorare la qualità della vita all’interno delle grandi città.
Fino ad ora i giardini verticali sono stati interesse di una piccola nicchia di persone
facoltose appassionate di botanica e natura, ma da qualche anno in giro per il mondo grosse realtà economiche hanno deciso di adottare il verde verticale come un manifesto per la loro attività, stimolando di conseguenza tutto il mercato.
L’impiego del verde verticale è utile in tutte le situazioni in cui si voglia mascherare una grande superficie verticale, o di un inclinazione tale da non permettere l’utilizzo delle tecniche di inverdimento dei tetti.
le tecniche costruttive più
moderne sono in grado di offrire isolamento termico allungando la vita delle pareti preservandole dagli agenti atmosferici.
Nelle grandi città una parete a verde verticale offre la possibilità di ridurre drasticamente il riverbero del rumore urbano;inoltre svolge il compito di filtrare l’aria e depurarla da polveri e gas inquinanti restituendo ossigeno all’ambiente circostante.

Da qualche ora Catania ha il proprio giardino pensile strutturato su una fontana
ornamentale realizzata utilizzando le pietre caratteristiche della Sicilia e i loro colori: il nero del basalto lavico, il rosa dei marmi di Custonaci, il bianco della pietra comisana,ispirata a quella dell’Amenano, chiamata dai catanesi “l’acqua a linzolu”.
Un’opera di grande pregio costata 700.000 euro e che riguarda una area di 170 metri,di cui 130 a verde verticale.
Al centro e stata ricavata una nicchia rivestita con pietra di mirto,al cui interno e stato
collocato un sistema di due vasche in pietra bianca di comiso.
La zona sarà illuminata di notte da led posti su piastre zincate.
Adesso si spera che la bellezza di questo mix di ricchezze naturali della nostra amata Sicilia non sia affiancata dal degrado quotidiano a cui siamo abituati a convivere.
Francesco Andrea Petralia






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