L’amore ai tempi di Facebook


Le prime 48 ore di un corteggiamento sono assolutamente profetiche e costellate di indizi. Costituiscono altresì un elemento prezioso per prevedere con metodo quasi scientifico quello che sarà poi lo sviluppo della storia.

C’era una volta…

Lei scrive un post sul senso della vita.

Lui risponde con una faccina sorridente.

Lei mette il pollice in su in risposta alla faccina sorridente.

Lui aggiunge un cagnolino innamorato.

Lei ricambia con un gattino con gli occhi a cuore.

Lui risponde con Grande Puffo col cuore pulsante.

La storia d’amore cresce e si evolve con evidente solidità e serietà d’intenti e, udite udite, dulcis in fundo, si passa alla chat privata.

Insomma è una vera bugia che le donne e gli uomini moderni non prendano l’iniziativa.

– Ti spiace se ogni tanto metto qualche like?

– Qualche? Nell’ultima settimana me ne hai “abbiati” 58, compresi quello in cui ho scritto che stavo andando a fare il bagnetto al cagnolino e quello in cui davo info sul funerale del mio bidello del liceo.

– Beh sì, in effetti, forse ne ho messo qualcuno in più. Comunque nell’ultima foto che hai pubblicato sei veramente splendida.

– Grazie, anche i tuoi selfie del mattino mentre guidi sono magnifici.

E dopo 3 ore e 50 minuti sono ancora in chat a scambiarsi paroline, emoticon e cagnolini.

Gli esperti di relazioni disagiate suggeriscono di non stare con un eventuale futuro/a partner più di 30 minuti in una chat perché, se dopo questo lasso di tempo non si passa a una proposta concreta di vedersi, non è interesse.

È noia!

Dopo mesi e mesi di chat si sperimenta finalmente l’ardire dell’incontro che trova realizzazione nell’apericena (sia maledetto colui che ha inventato il maledetto termine).

Lui di scassa di pizzette, patatine in busta e chele di granchio e lei percepisce che forse deve aver avuto un’infanzia difficile, magari da piccolo è stato rapito dall’anonima sarda e lo hanno tenuto a digiuno 6 mesi.

E dopo?

Il finale della storia è imprevedibile.

Forse nella maggior parte dei casi sarà un benemerito fallimento. Ma chi può dirlo? Insomma, qualcuno a cui è andata bene, anche partendo da questo desolante panorama virtuale, ci sarà stato, c’è, ci sarà.

L’amore muta insieme al mondo e ha le sue possibilità di manifestarsi ovunque, anche se la sua sorgente è un like.

Sopravvive a ogni liquidità sociale, a ogni mortificazione, a ogni squallore. L’amore ha una sua chimica che, ahimè, anche se per pochi pochissimi eletti, reagisce anche nel web. E allora reagite genti, reagite e fate reagire!

Ad maiora!

Giusi Lo Bianco

Lascia un commento

Crea un sito web o un blog su WordPress.com

Su ↑