“Nenti è troppi ruci ca nun po fari dannu e nenti è troppu tintu pi non serviri e fari bonu”.
È un famoso detto siciliano che tradotto vuole dire che non c’è niente che è troppo buono che non può fare danno e niente è troppo brutto che non può servire e far bene.
Quando ad un siciliano si chiede di pensare a qualcosa di buono, al di fuori del cibo, pensa al mare.
Questo rapporto tra bellezza e pericolo lascia riflettere su tutti gli incidenti che succedono a mare. Per non andare lontano con tristezza i catanesi ricordano i due giovani, fratello e sorella, morti alla playa di Catania l’8 giugno 2018. L’acqua bassa della spiaggia può trarre in inganno perché non si pensa alle correnti che possono trascinare via in pochi secondi.
Si rischia quando non si dovrebbe, quando basterebbe aspettare che il mare si calmi.
Lo scorso giovedì, 9 agosto, un ragazzino di 14 anni stava rischiando di diventare protagonista di un’altra tragedia. Arrampicato su un faraglione è scivolato, i soccorritori hanno dovuto recuperarlo in elicottero e l’hanno portato all’ospedale Cannizzaro.
I siciliani sono perennemente affascinati dal suono del mare, dalle onde che si infrangono sugli scogli, dalla sensazione di libertà che trasmette il nuotare tra i faraglioni o il tuffarsi da quelle storiche montagne di pietra lavica. Quell’acqua poi… così cristallina da lasciar vedere le rocce, quelle bianche e quelle più scure, che le danno le diverse gradazioni di colore.
Il fascino però può sedurre e portare l’uomo a compiere passi senza riflettere. I siciliani hanno un rapporto di amore con il loro mare, lo amano così tanto che a volte si dimenticano di quanto possa essere pericoloso e aggressivo.
Il mare è capace di far male, va rispettato e temuto. È una forza della natura, superiore all’uomo, che di fronte ad esso risulta piccolo e indifeso.
Gli adolescenti di solito sono i più temerari, si vedono ogni giorno decine di ragazzi lanciarsi dai faraglioni, alcuni sono veterani. Si cerca l’adrenalina, si vuole mostrare coraggio e spesso non si pensa alle conseguenze che si hanno se non si sta molto attenti.
L’uomo non è capace di sfidare il mare, lo danneggia con i suoi rifiuti ma non può andare incontro alla sua furia.
Anche le cose più belle possono fare danno.
Laura Ciancio






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