QUANDO LA NATURA SI RIBELLA: “LA MAREGGIATA”


(Rubrica PENNE EMERGENTI a cura di Valeria Barbagallo)

Articolo di Salvo Grasso

I Catanesi così come gli abitanti delle coste della Sicilia orientale, della Basilicata e della Puglia del versante Ionico, nei giorni scorsi hanno potuto ammirare con stupore ed altri con una certa preoccupazione, un fenomeno che da diversi anni a questa parte si ripete ormai ciclicamente con una certa violenza in questo periodo ovvero la MAREGGIATA.

Per definire cosa sia la Mareggiata e capire i motivi che possano scatenare questo fenomeno  bisognerebbe fare riferimento ad alcune nozioni base della meteorologia in modo tale da poter esporre chiaramente il fenomeno.

Senza entrare nel tecnicismo per essere compreso anche dai “non addetti ai lavori”, la mareggiata è quel fenomeno atmosferico che si verifica quando forti venti di burrasca ( nel caso specifico venti di Scirocco che hanno raggiunto dai 30 ai 60 nodi o in km/h dai 60 ai 90) colpiscono una porzione di mare generando onde che possono raggiugere altezze che variano dai 4m con valori massimi registrati fino a 12m scontrandosi con violenza sulle nostre coste. Per capire il grado e l’intensità tutto questo viene riassunto in un solo nome “fetch” che è un parametro che indica la potenza e l’intensità del moto ondoso dato dal persistere di forti venti su una superficie di mare relativamente limitato.

Ho voluto fare questa piccola parentesi, per sottoporre alla vostra attenzione quanto ultimamente e molto spesso il nostro pianeta e di riflesso pure noi, assistiamo spesso inermi a fenomeni simili o peggio di entità enormi con conseguenze brutali. Questi, credo siano segnali e chiare dimostrazioni di come madre natura “che non è la ragazza di Ciao Darwin per intenderci” vuole richiamare la nostra attenzione. Sempre facendo riferimento alla meteorologia l’essere umano sta pericolosamente alterando quei parametri che compongono il nostro Sistema.

Molto più concretamente la temperatura, la pressione e l’umidita (queste che io definisco le tre Marie della meteorologia), che prima avevano un certo equilibrio, si stanno è il caso di dirlo, “alterando” facendoci vivere scenari devastanti. Ora volendo ritornare a quello che si è verificato nei giorni scorsi, mentre che ero in macchina parlando con mio figlio (di 9 anni) al lungo mare di Ognina siamo stati letteralmente investiti da spruzzi d’acqua salmastra che a momenti ci ha ricoperto completamente la macchina.

Ovviamente non è successo niente di trascendentale o preoccupante, anzi è stato un momento davvero inusuale ma divertente che abbiamo saputo cogliere con molta spensieratezza. Ad un certo punto però Francesco mio figlio mi chiede: “Papà ma quando eri piccolo tu ti è mai capitato di vedere tutto questo?” Gli ho risposto che spesso ho visto il mare agitato o forte ma quel giorno l’ho visto proprio incazzato!! Scherzi a parte la sua domanda mi ha fatto riflettere e mi sono posto un interrogativo banale ma complesso allo stesso tempo. Tra un arco di tempo non so di 10 anni, in quale scenario o meglio dire quali fenomeni atmosferici dovranno osservare e assistere i nostri figli? Oggi la mareggiata, ma domani? Se è vero che stiamo arrivando a essere i Caraibi del Mediterraneo, quali conseguenze dobbiamo aspettarci?

Non so fare lunghe previsioni in merito e forse non ne sono capace, ma molto semplicemente sono convinto che farsi queste semplici domande possono indurci a cercare non facili soluzioni al problema.

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