“L’impianto generale non cambierà” è quello che sostengono i rappresentanti del Carroccio, dopo le polemiche insorte sul tema della legittima difesa.
Appare evidente dagli ultimi scenari politici,che l’intento della Lega è quello di infondere una maggiore sicurezza ai cittadini, che potranno difendersi legittimamente nel caso di stato di effrazioni in casa, minaccia e violenza. Sembrerebbe bastare il “grave turbamento “ come esimente delle responsabilità penali.
Sebbene gli emendamenti proposti dal Carroccio siano apparentemente meno stringenti dalla precedente normativa, non sono mancate le critiche degli altri partiti che hanno intravisto invece, la possibilità di camuffare dietro l’effige della legittima difesa, veri e propri omicidi.
Dove sta la via di mezzo?
In effetti se prima ci si lamentava di una normativa troppo stringente che aveva quasi svuotato l’articolo 52 del c.p. e quasi inibito l’artic. 54, viste le passate vicende di cronaca e giudiziarie, adesso ciò che si teme è il venir meno della proporzionalità tra difesa e offesa. Di certo è pur vero che colti da uno stato emotivo di “grave turbamento”, la reazione immediata è difendersi, ciò che è al vaglio delle discussioni politiche è il “come” possa avvenire. L’armiere catanese Francesco Zaccà, presidente dell’ass. armieri di Confcommercio, ha dichiarato che la vera difesa è la prevenzione. Oggi esistono tantissimi sistemi che consentono di prevenire il pericolo, dalle telecamere di video sorveglianza allo spray al peperoncino. Dunque la detenzione e l’uso delle armi per difendersi è proprio un’ipotesi residuale da non affidare alla emotività.
Ecco dove dovrebbe puntare il Ministero della Difesa, garantendo al cittadino di non dover subire i tre gradi di giudizio per essersi difeso a casa propria o in luoghi assimilati. Questo tema scottante ha attirato le antipatie degli schieramenti opposti, i quali non vedono di buon occhio un mancato vaglio da parte dei giudici sulla bontà della difesa.
Posizione forse equilibrata ma allo stesso tempo altalenante quella dei grillini, che pur sostenendo che occorre un’ analisi approfondita, hanno poi ritirato 3 emendamenti, facendo spazio proposte della Lega.
Presa di posizione anche del Premier Giuseppe Conte, il quale ribadito che “questo governo non vuole incitare alla giustizia privata, né all’uso delle armi”.
Nessuna legge del taglione dunque, solo una percezione maggiore da parte del cittadino di sicurezza e della possibilità di poter difendere sè e i suoi cari senza il timore di dover subire il danno e la beffa.
Si spera solo che al centro venga messo la sicurezza del cittadino piuttosto che gli scontri politici a suon di emendamenti.
La nuova legge arriverà prima delle Europee?
Valeria Barbagallo






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