L’Europa lavora ad un codice etico sull’intelligenza artificiale, uno dei grandi temi tecnologici del nostro tempo che ha anche implicazioni sociali, economiche e filosofiche. Ha preso molto sul serio il discorso e per scrivere il documento ha organizzato un comitato composto di 52 esperti del mondo accademico, dell’industria e della società civile.
Nelle linee guida pubblicate online prevale la tutela del ruolo e della dignità dell’essere umano; viene stabilito infatti il principio che l’intelligenza artificiale non deve danneggiare l’umanità, ma deve tutelare la sicurezza fisica, psicologica e finanziaria.
Inoltre, le macchine intelligenti dovranno sempre operare in favore della realizzazione dell’autonomia dell’uomo, mai riducendola. Al documento hanno lavorato 52 esperti del mondo accademico, dell’industria e della società civile. È aperto a suggerimenti in attesa della versione definitiva che arriverà a marzo 2019.
È noto a tutti come l’intelligenza artificiale sia uno dei grandi temi tecnologici del nostro tempo che ha anche implicazioni sociali, economiche e filosofiche. Viene stabilito infatti il principio che l’intelligenza artificiale non deve danneggiare l’umanità ma deve tutelare la sicurezza fisica, psicologica e finanziaria. Inoltre, le macchine intelligenti dovranno sempre operare in favore della realizzazione dell’autonomia dell’uomo, mai riducendola.
“L’intelligenza artificiale può apportare grandi benefici alle nostre società, dalla diagnosi dei tumori alla riduzione del consumo energetico. Ma affinché le persone accettino e utilizzino i sistemi basati su questa tecnologia devono averne fiducia, sapere che la loro privacy è rispettata, che le decisioni non sono di parte. Il lavoro del gruppo di esperti è molto importante in questo senso e incoraggio tutti a condividere i commenti per aiutare a finalizzare le linee guida”, ha detto Andrup Ansip, vicepresidente della Commissione europea e commissario al Digitale.
Giusi Lo Bianco






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