Vi è una cospicua differ tra una dichiarazione tardiva e dichiarazione una omessa .
Per dichiarazione tardiva, si intende appunto un modello presentato tardivamente rispetto all’ultima scadenza utile, fissata al 31 ottobre, ma comunque non più tardi dei 90 giorni successivi alla scadenza stessa. Una dichiarazione omessa corrisponde invece a una dichiarazione non presentata affatto, o magari presentata ma con un ritardo superiore ai 90 giorni successivi alla scadenza ordinaria. Quindi il punto fermo da tenere a mente per il calcolo dei 90 giorni extra va sempre individuato nella data canonica del 31 ottobre.
Secondo quanto previsto dal D.Lgs. n. 471/1997, poi modificato dal D.Lgs. n. 158/2015, a partire dal 1° gennaio 2016 la sanzione applicabile alle dichiarazioni omesse, consegnate però entro la scadenza delle dichiarazioni relative al periodo d’imposta successivo (ad esempio un Modello REDDITI 2018 presentato dopo il 29 gennaio 2019 ma entro il 31 ottobre 2019) sarà più bassa rispetto a quella prevista per una dichiarazione mai consegnata.
In caso di dichiarazione omessa mai consegnata la sanzione andrà:
• dal 120 al 240 per cento dell’imposta dovuta, partendo comunque da un minimo di 250 euro;
• da un minimo di 250 a un massimo di 1.000 euro se invece non erano dovute imposte.
In caso invece di dichiarazione omessa presentata però entro la scadenza della dichiarazione relativa al periodo d’imposta successivo la sanzione amministrativa varierà:
• dal 60 al 120 per cento delle imposte dovute, partendo da un minimo di 200 euro;
• da un minimo di 150 a un massimo di 500 euro se invece non erano dovute imposte. (Fisco e Tasse )
Dottor Commercialista Guglielmino Marcello Santi Informa






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