La Sicilia zona franca lo ribadisce Giuseppe Scianò cordinatore del Centro Studi AFA (Andrea Finocchiaro Aprile). Scianò spiega i motivi della zona franca << Diventa nuovamente valida ed attuale la proposta di costituire tutto il territorio Siciliano in Zona Franca Integrale.
Le recentissime notizie giornalistiche, quelle “statistiche” e quelle politiche sono concordi quasi esclusivamente su un punto. Cioè nel riconoscimento del fatto che, nell’ambito del territorio della Repubblica Italiana, sopravvivono in vario modo le condizioni “Coloniali ” verificatesi e susseguitesi dal 1860 in Sicilia e nei territori del (soppresso illegittimamente) Regno delle Due Sicilie. Condizione coloniale che hanno determinato un vantaggio permanente a favore delle Regioni e dell’Economia del Nord – Italia.
Occorre certamente riconoscere che il tutto è reso possibile ed è anzi aggravato dal ruolo determinante di vere e proprie caste politiche e pseudo-dirigenti che sono vocate all’Ascarismo.
E che sono affette da Alienazione Culturale. E che, pertanto, pensano che sia obbligatorio, innanzi tutto, essere al servizio del “Nord” e svendere gli interessi del proprio Popolo. Esistono – è vero – delle lodevoli eccezioni, ma sono poche ed insufficienti. Ed è pure vero che, purtroppo, queste lodevoli eccezioni finiscono con il confermare la regola.
Non ci dilunghiamo ulteriormente nel rammarico e nel “pianto”. Vogliamo essere propositivi e ribadire che abbiamo fiducia nel risveglio e nel riscatto del Popolo Siciliano e degli altri Popoli, appunto, del glorioso (nonostante tutto) “Sud”. E’, questa, una lotta nella quale il Direttivo del Centro Studi “AFA” si propone di coinvolgere tutti i “Siciliani di tenace concetto”. E’ doveroso altresì riportare di seguito la “ relazione” al disegno di legge del deputato Modesto Sardo l’11 Luglio del 1967.Il “progetto”, – mutatis mutandis, – fu supportato con entusiasmo anche dall’Economista Prof. Giuseppe Frisella Vella e rimane ancora oggi valido soprattutto perché rivaluta la Centralità geografica della Sicilia in Europa, nel Mediterraneo e nel Mondo.
Non aggiungiamo altro se non per riportare integralmente la relazione di Modesto Sardo al suddetto disegno di legge, che parla da sé, rendendo valido il proverbio in base al quale al buon inteditor bastano poche parole. E noi,umilmente, ci permettiamo di dire che è semplicemente vergognosa la realtà del fatto che il “disegno di Legge” ancora oggi “giaccia” nei cassetti polverosi di Sala d’Ercole.
Un motivo in più, questo, che rende ancora più doverosa la lotta per la rinascita ed il riscatto dei Popoli del Sud, i cui diritti fondamentali, sono, sì, Negati, ma sono diritti Imprescrittibili, che gli stessi Popoli del Sud
faranno presto valere, unitamente al diritto all’autodecisione ed al diritto al futuro.
Michele Milazzo






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