Non solo marzo Donne: Politica, Cultura, Istituzioni il titolo dell’incontro organizzato dall’associazione TerSicula che si è tenuto lo scorso venerdì 22 marzo presso Masseria Carminello, in via Carminello 21, a Valverde (CT).
Quattro donne catanesi di successo hanno condiviso la propria esperienza e le difficoltà affrontate per arrivare a raggiungere gli obiettivi prefissati: Francesca Catalano, Manuela Cavallaro, Elisa Colella e Michela Giuffrida. A moderare l’incontro, dopo l’introduzione del presidente di TerSicula Rosario Filippo Tomarchio,Rossana Epaminonda e Lucia Tuccitto.
La conferenza è iniziata con un video in ricordo dell’assessore ai Beni Culturali per la Regione Siciliana, Sebastiano Tusa, vittima del recente disastro aereo dell’Ethiopian Airlines, che ha ricordato a tutti l’immensa bellezza della Sicilia.
Il dibattito al femminile è partito con Francesca Catalano, coordinatrice provinciale Diventerà bellissima, senologa e vice presidente dell’Ordine dei Medici di Catania, che ha raccontato come sin da piccola, quando ancora non andava neanche alle elementari, era affascinata da video e filmati sulla chirurgia che venivano trasmessi nel pomeriggio in televisione, le esortazioni della madre per cambiare canale non sono servite e la passione è aumentata di anno in anno.
Non è stato facile per lei affermarsi in un mondo prevalentemente maschile, perché quando si pensa al chirurgo si associa immediatamente l’immagine dell’uomo. La famiglia la spingeva a fare lettere, a provare l’insegnamento, mestiere più adatto ad una donna secondo i comuni stereotipi, ma lei si è sempre rifiutata per rincorrere un obiettivo di vita.
“Ho inseguito un sogno che si è coronato con la senologia”.
Le cose sono cambiate da quando la Catalano ha intrapreso l’attività, perché ormai alla scuola di specializzazione in chirurgia generale a Catania tre iscritti su quattro sono donne.
“Sono contenta di assistere a questo cambiamento. Ormai anche la chirurgia è al femminile… la mia sensazione è che siamo andati oltre le pari opportunità”.
La Dott.ssa Manuela Cavallaro, ricercatrice dell’Istituto nazionale di Fisica nucleare-Laboratori nazionali del Sud, ci ha svelato come da bambina sognava già di fare la ricercatrice. Aveva una curiosità innata per com’era fatta la natura umana e si domandava già il perché delle forze che tengono unite la materia che ci circonda. Questa curiosità, la voglia di scoprire e di andare avanti, unite all’appoggio della famiglia, l’hanno portata ad avere dei successi che le hanno permesso di mandare avanti la sua ricerca.
Oggi il suo ruolo, oltre la ricerca, è quello di raccontare ai giovani la sua esperienza per incoraggiarli a lottare e far capire che la scienza è anche delle donne!
Elisa Colella, dirigente scolastica del liceo Mario Cutelli di Catania, a differenza delle precedenti relatrici da piccola non sognava di fare il dirigente scolastico. La sua è stata una vocazione non cosciente, a 20 anni gestiva già due scuole di pianoforte. Si è dedicata all’insegnamento del pianoforte e solo pian piano si è accorta che nasceva in lei un interesse per la dirigenza scolastica. La sua scuola da quando c’è lei ha raddoppiato gli iscritti, che oggi sono oltre 1000.
“Per superare i limiti dobbiamo avere coscienza di quello che siamo”, la Colella esorta le donne a non scoraggiarsi mai anche se è ancora difficile conciliare l’essere donna all’essere un dirigente o comunque una donna di successo.
Michela Giuffrida, europarlamentare del gruppo S&D (Alleanza Progressista di Socialisti e Democratici), componente della delegazione italiana del Pd e giornalista.
“Mi sento una persona fortunata perché ho sempre fatto quello che volevo fare”, dichiara l’onorevole Giuffrida.
Il giornalismo è sempre stato il suo grande sogno, tanto che fin dai tempi del liceo i compagni la prendevano in giro perché voleva intervistare tutti. Due anni di corso di recitazione al Teatro Stabile di Catania le sono stati utili per il suo obiettivo, che non ha mai perso di vista. Il teatro è stato per lei uno strumento che l’ha aiutata ad intraprendere la strada verso il giornalismo.
L’attività politica, spiega lei, è simile a quella giornalistica perché il politico deve conoscere i problemi del territorio così come il giornalista ed entrambi devono usare i propri strumenti per denunciarli e risolverli.
La donna è più tenace dell’uomo, sostiene l’onorevole Giuffrida, e deve lottare per la meritocrazia, la deve volere perché non è giusto sentirsi dire “sei stata favorita perché sei donna”, essere donna significa dover stare molto più attenta perché si hanno tutti gli occhi puntati addosso, soprattutto quando si tratta di politica e liste rosa.
“Bisogna sgombrare il campo dal pregiudizio, non quote rosa ma pari opportunità”.
Per Michela Giuffrida non esiste una ricetta per trionfare e per raggiungere i propri sogni, bisogna avere le idee chiare e non farsi mai distrarre dai propri obiettivi.
La donna deve ancora ancora lottare, conclude con questo pensiero l’onorevole, perché anche se è vero che ci sono ormai molte donne in carriera è anche vero che non c’è stata ancora un Presidente della Repubblica donna. Gli incarichi più alti sono sempre rimasti in mano agli uomini.
La serata si è conclusa con la sfilata, presentata dalla docente Liliana Nigro, di alcuni abiti realizzati dagli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Catania ispirati a donne importanti quali Frida Kahlo, Alda Merini, Greta Garbo, Maria Callas, Benazir Bhutto.

Perché Masseria Carminello ha accolto ed organizzato questa serata lo spiegano i titolari Antonio Rosano e Giovanni Samperi con queste parole: “Ci sembra interessante questo focus sulle donne che ha avuto l’obiettivo di tracciare un quadro sulle straordinarie caratteristiche del mondo femminile”.
La Redazione
Foto di Brunella Bonaccorsi






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