SCIOPERO DEI VIGILI DEL FUOCO DI CATANIA


Lunedì 17 Giugno è stato indetto lo sciopero  dei Vigili del Fuoco di Catania. Sono coinvolte tutte le sigle Sindacali: VVf Cgl, Fns Cisl, UilPa, Co.na.po, Consal, UBS. Le problematiche accusate sono ormai troppo stringenti e le pacche sulle spalle sono diventate insostenibili. In gioco è la sicurezza dei cittadini e dei vigili del fuoco stessi che non possono più svolgere il proprio lavoro in condizioni critiche. Il sottodimensionamento del Comando di Catania, con carenza di personale  sia operativo che amministrativo, la carenza di mezzi per svolgere il soccorso tecnico urgente, le attrezzature carenti e obsolete, la mancata apertura della sede di Palagonia, indispensabile per la zona del Calatino e la disattesa manutenzione delle sedi di servizio, sono la cause fondamentali della protesta.

Alle ore 9.00 si svolgerà il “Sit In”  nella sede Centrale e alle ore 10.00 partenza del Corteo fino a Piazza Università.

Mai come stavolta i sindacati si sono strettamente alleati per tutelare i diritti  dei lavoratori e della comunità , che le Istituzioni pare si siano dimenticati.

Il periodo estivo, come l’esperienza insegna, è sempre stato foriero di intensa attività per i vigili del fuoco, che li vede impegnati oltre alle emergenze del centro urbano, anche in quelle delle periferie dove le sterpaglie e le campagne arse dalle elevate temperature prendono facilmente a fuoco, per non parlare poi degli incendi dolosi.

Tutto ciò ogni anno ha portato ad un impegno estenuante, con turni senza sosta e la carenza dei mezzi e attrezzatura hanno reso più difficile un lavoro per il quale in prima persona gli addetti ai lavori rischiano la propria vita.

Il vigile del fuoco è un mestiere diverso per natura rispetto ad altri Corpi di pubblica sicurezza. Infatti non esistono forze  complementari, militarizzate e non, con le loro qualifiche e, cosa non trascurabile, il loro mestiere si fa per vocazione. Loro corrono verso l’inferno da cui tutti fuggono o provano a fuggire.

Le richieste, adesso con i pugni sul tavolo, necessarie e dovute ,sono il risultato di un lungo periodo di promesse non mantenute, di tagli al personale, di un mancato ingresso al lavoro di nuove leve in subentro ai pensionati, di tagli alle spese vive, di condizioni di lavoro pressanti e disumane.

Valeria Barbagallo

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