(le riflessioni di Martina Calcagno)
Troppo spesso delusi da un passato pesante, forse ingiusto, limitiamo i nostri sogni. Delineamo orizzonti troppo vicini. Viviamo per ciò che é stato senza capire che la vita và avanti e siamo ciò che scegliamo di essere oggi.
Sognare é un dono divino. Immaginare é un dono divino. C’è stata data la possibilità di vedere ciò ancora non esiste semplicemente chiudendo occhi naturali e aprendo quelli dell’anima.
Un sogno comincia a diventare realtà nello stesso momento in cui camminiamo, corriamo nella sua direzione.
La magia inizia proprio in quei primi passi, ma l’adempimento spetta solo a coloro che finiscono la gara.
Dio aveva promesso al suo popolo una terra prospera e piena di benedizioni , ma solo in due credettero e furono gli unici a prenderne possesso.
Videro giganti, muri troppo alti, ma niente e nessuno li fermò. Avevano una promessa, un sogno e il loro sguardo restò fisso su quello. Arrivarono a destinazione perché credettero fino alla fine.
Inizia tutto con un sogno, poi ci sono le prove, e in fine, chi resiste, arriva alla vetta.






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