AVESSI AVUTO, PRIMA


Rubrica UN MARE DI PAROLE

A cura di Roberta Mezzabarba

AVESSI AVUTO, PRIMA

Il vento sulle stecche della panchina,

vuota,

suona una melodia intessuta di rimpianti

e frantumi di attimi ormai passati,

mentre quella luce in lontananza,

effimero bagliore,

schernisce i miei “se” ed i miei “ma”

senza pietà.

Avessi avuto, prima, coscienza

del silenzio ingombrante

che avrebbe popolato le mie dita

forse,

avrei scelto una diversa via,

non so dirlo, ora.

Ma grazie a Dio,

e sorrido dicendo “ma”,

agli attimi passati non si comanda,

ormai non più.

Resta solo il ricordo sbiadito

di lucenti bugie mai dimenticate

a lustrar le stecche di una panchina,

dove non siederò mai più.

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