Il presidente del Centro Studi Andrea Finocchiaro Aprile Giuseppe Scianò « Gli Indipendentisti del Centro Studi AFA ritengono singolare, per non dire “preoccupante”, il fatto che in questi giorni si sia tornati a parlare della costruzione del Ponte sullo stretto di Messina ». « Nel ribadire il nostro “NO” e senza voler alimentare gli allarmismi già registrati, ricordiamo che l’area dello stretto è riconosciuta da millenni come un’area a forte intensità sismica e quindi a rischio. Anzi: la più a rischio del continente Europeo ». Aggiungiamo a tutto ciò i problemi ed i grandi rischi che comporterebbe una campata unica” così lunga come quella prevista… e data per scontata nei
dibattiti televisivi, giornalistici e “politici”. Ribadiamo, altresì, che sarebbe rischioso realizzare le due “Torri di sostegno”,rispettivamente sulla costa Messinese e sulla costa Calabrese, tantoppiù che le
due “ torri ”avrebbero, ciascuna, un’altezza superiore ai 300 metri e dovrebbero sostenere la campata unica di oltre 3.000 metri. Una “campata”, cioè, sulla quale non sono mancate le riserve e le osservazioni in negativo del mondo scientifico. Non parliamo, poi del “peso ”, che alcuni anni orsono fu ipotizzato in 97.000 tonnellate . Si tratta di “numeri” che, a quanto pare, non si registrerebbero in altre zone sismiche del mondo (si pensi agli U.S.A o al Giappone). Ci pare doveroso infine ricordare che il 28 Dicembre del 1908 si verificò il terremoto che investì l’area dello stretto con la distruzione di quasi tutta la città di Messina e di gran parte della sua provincia. Quel terremoto, com’è noto, investì anche la costa calabrese e la città di Reggio Calabria e relativa
Provincia. In altra occasione parleremo delle altre conseguenze di carattere politico ed economico che, (sospettiamo), il progetto Ponte sullo Stretto potrebbe avere e che probabilmente non pochi “Partiti Dominanti” preferirebbero sminuire o evitare di portare a conoscenza dei Siciliani e dei Calabresi, nonché dell’opinione pubblica Italiana e di quella Internazionale.Mentre rivolgiamo un commosso pensiero alle migliaia di vittime del terremoto del quale fra qualche giorno ricorre l’anniversario, ribadiamo un fortissimo “No” al Ponte sullo Stretto ed alle eventuali “Grandi manovre” politiche che vi potrebbero ruotare attorno. mi mi






Lascia un commento