Cos’è la preghiera?


(Le riflessioni di Martina Calcagno)

Cresciamo in una società che tende a copiare, imitare, annullare le diversità.

Spesso ci insegnano a vivere come robot programmati, dove non esiste un parere proprio,  ma un assolutismo.

E questa influenza purtroppo ha intaccato anche lo spirito, che in realtà è libertà pura.

Sin da piccoli impariamo preghiere a memoria, frasi già fatte, che si pensa abbiamo il potere di benedirci e salvarci.

Ma come sarebbe dichiarare amore a qualcuno con parole prestate? Come sarebbe vivere costantemente con i pensieri di altri e non i tuoi?

La preghiera è diventata un ripetere qualcosa senza capirne davvero il senso.

Uno sforzo a ricordare la sequenza invece di aprire il cuore a colui che non desidera frasi imballate.

La preghiera non è altro che il nostro dialogo con il Divino Creatore.

È un saper chiedere ma anche avere la pazienza di ascoltatore una risposta.

È entrare in un mondo parallelo, dove le parole non fanno rumore.

È saper spostare montagne senza compiere nessun movimento. È ciò che fonde la realtà all’invisibilità.

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