SCUDO LEVATO


Rubrica UN MARE DI PAROLE

a cura di Roberta Mezzabarba

SCUDO LEVATO

Ricordassi

quando, come e perché

ho smesso

i pizzi e le trine

per indossare una lucente armatura,

mi sovverrebbero pure i palpiti di cuore

che dava la fiducia  più cieca

in coloro

che avrebbe dovuto pararsi

fra me

ed il resto del mondo.

Conosco

una per una

tutte le ammaccature

sul lucente metallo

ed i lividi cangianti sulla mia pelle.

Col tempo ho compreso

innumerevoli inganni,

ed oramai non so più che farmene

di millantati difensori

utili solo, approfittandone

ad dar colore alle mie debolezze.

Scudo levato,

grido di guerra a gonfiar il petto:

basto a me stessa.

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