San Gregorio  la mucica un ponte che unisce


“La musica un ponte che unisce”. Questo il titolo degli e eventi musicali organizzati dalla Associazione “Accompagnare la genitorialità” e patrocinati dal Comune di San Gregorio, assessorato allo Spettacolo diretto da Giovanni Zappalà, sotto la direzione artistica della prof. Rosaria Guglielmino, ideatrice e promotrice del progetto. L’associazione “Accompagnare alla genitorialità” dedica grande attenzione alle scuole al fine di promuovere la cultura e l’arte. Per questo organizza lezioni/concerto per gli alunni degli Istituti scolastici del territorio sangregorese e dei Comuni limitrofi come San Giovanni La Punta, Tremestieri Etneo e Valverde. I concerti si terranno nell’Auditorium Carlo Alberto Dalla Chiesa di San Gregorio. «Trattasi di un progetto – ha spiegato Francesco Grasso, presidente dell’associazione – appositamente pensato per i giovani allievi delle scuole. Grazie alla potenza comunicativa del suono – ha continuato il dott. Grasso -, alla sua dimensione ludica e sensoriale, i ragazzi potranno fare esperienza diretta con la musica; conoscere nuovi aspetti del suo mondo; dalla classica fino al folk e dalla wordmusic, dialogare con gli interpreti e conoscere la storia e le caratteristiche dei diversi strumenti musicali e dei brani». Gli spettacoli si svolgeranno a partire dal 28 febbraio con il duo flauto e chitarra degli “Hang Up” e si inoltreranno fino al 3 aprile con cinque appuntamenti con band e orchestre, tutti i venerdì mattina alle ore 11. Ingresso libero.

«Dalla mia nomina di assessore – ha commentato Giovanni Zappalà – ho subito programmato diversi

eventi e manifestazioni che hanno avuto inizio con il Carnevale nelle scuole, che ha riscosso grande

successo, e che vedrà, oltre alla serie di concerti, anche le festività del Santo Patrono e il “Maggio

sangregorese”. Ringrazio il sindaco, dott. Carmelo Corsaro, che ha creduto nelle mie iniziative. Con la

programmazione, fatta ampiamente in tempo e quindi più strutturata, non abbiamo tralasciato nulla che

non possa soddisfare i gusti culturali e artistici dei sangregoresi».

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