(Le riflessioni di Martina Calcagno)
Spesso capita che facciamo delle domande, anche le più banali: “come stai?” E prima ancora di ascoltare la risposta stiamo già facendo o pensando altro.
Oppure parliamo così tanto da non permettere agli altri di esprimersi.
Il saper ascoltare è diventata un arte rara, in un mondo dove ormai tutti vogliono dire la propria e pochi rimangono a riflettere sul come o quando dirla.
Un capitolo biblico afferma: “Sappiate questo, fratelli miei carissimi: che ogni uomo sia pronto ad ascoltare, lento a parlare, lento all’ira;” (Giacomo 1:19)
A volte le voci si sovrappongono, e manca quel silenzio necessario per ascoltare quella voce nascosta che c’è bisbiglia dentro noi.
Spesso chiediamo un parere, ma quante volte l’abbiamo davvero ascoltato? Quante volte ci siamo soffermati un po’ di più su ciò che c’è stato detto, invece di arrivare dritti a delle conclusioni ovvie?
Impariamo a saper ascoltare di più. Impariamo a saper stare in silenzio quando opportuno.
Impariamo che anche i piccoli rumori hanno un gran valore.






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