Comunicato stampa
Maurizio Grosso: «E’ necessario che gli uffici preposti accertino presto i danni e il governo Musumeci si batta per aiuti nazionali sia agli agricoltori che ai braccianti»
Catania, 4 marzo 2021. Danni significativi causati dalla cenere emessa dall’Etna alle coltivazioni agricole che circondano il vulcano.
I dirigenti del Sifus: Afredo La Delta, Tino Scarvaglieri, Salvo Tomasello, Tino Perni, Angelo Tomasello, Lino Masi, Ernesto Abate , Alfredo DI Vincenzo, Mario Russo, assieme ad un gruppo di braccianti e titolari di aziende agricole, hanno fatto un giro ispettivo nelle aree raggiunte in questi giorni dalle ceneri vulcaniche e verificato, di conseguenza, i significativi danni causati alle coltivazioni.
Il SIFUS ha chiesto pertanto, l’intervento delle condotte agrarie delle zone colpite perché accertino i danni e l’intervento dell’Assessore regionale all’Agricoltura, on. Tony Scilla per verificare assieme ai tecnici l’entità dei danni e delimitare le aree danneggiate allo scopo di chiedere a Roma il riconoscimento dello stato di calamità.
«Lo stato di calamità – ha dichiarato Maurizio Grosso Segretario Generale SIFUS CONFALI – non può tuttavia, essere attivato solo per ottenere benefici atti a lenire i danni delle aziende agricole ma il Governo Musumeci deve lottare affinché vengano riconosciuti anche ai braccianti agricoli che hanno perduto involontariamente giornate lavorative».






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