Si spengono le luci, la sala Verga del Teatro non è piena come i lavoratori dello spettacolo si auspicano. Le prime file vuote ci ricordano che ancora bisogna fare tanto per riportare il pubblico in quel luogo “dove tutto è falso e niente è finto” come diceva Gigi Proietti.
A sipario aperto entrano gli attori già camuffati da vassalli medioevali. Comincia Enrico IV, una delle tante meraviglie di Pirandello, diretto dallo scenografo ( e in questo caso regista ) Yannis Kokkos, con Sebastiano Lo Monaco, già direttore artistico della Fondazione Pirandello, nei panni del protagonista.
Prodotto dallo Stabile di Catania in collaborazione con lo Stabile di Palermo e lo Stabile del Veneto, la grande produzione dell’Enrico IV è un dramma non solo incentrato sulla follia e su quella dicotomia tra realtà e finzione, ma soprattutto un’attenta analisi sulla più grave malattia del novecento: la depressione, che porta allo straniamento dal mondo. La follia, in questo caso, diventa la cura, quella via d’uscita che ci permette di superare i traumi più nascosti.
Le due ore dello spettacolo sono divise da una pausa di dieci minuti, forse per far riposare il pubblico data la lentezza del primo tempo. Lo Monaco si porta dietro tutto il bagaglio pomposo della Tragedia Greca. Ed è proprio il tempo una delle tematiche che Kokkos ha voluto più sottolineare. Lo si evince, forse, dall’orologio digitale posto sulla testa della scena e dal televisore al plasma che funge da lavagna per la trattazione sulla follia ( apparente ) del protagonista. Due oggetti palesemente anacronistici vista l’ambientazione nei primi anni ’20.
A ogni modo il pubblico, come sempre troppo gentile, ha accolto con un lungo applauso l’inchino finale degli attori che comunque hanno dato prova di reggere, nei limiti del sopportabile, un capolavoro come l’Enrico IV. E dopo i convenevoli ringraziamenti alla direttrice dello Stabile di Catania Laura Sicignano, lo stesso Sebastiano Lo Monaco, ha invitato la platea a partecipare con più frequenza agli spettacoli teatrali, per risanare quella cicatrice che la pandemia ha reso più profonda.
Certo, se gli spettacoli fossero tutti come questo Enrico IV si rischierà veramente una morte per dissanguamento.
Con Lo Monaco troviamo Mariàngeles Torres, Claudio Mazzenga, Rosario Petix, Luca Iacono, Sergio Mancinelli, Francesco Iaia, Giulia Tomaselli, Marcello Montalto, Gaetano Tizzano, Tommaso Garrè. Scene di Yannis Kokkos; costumi Paola Mariani; musiche Dario Arcidiacono; luci Jacopo Pantani; collaboratrice artistica Anne Blancard; aiuto regia Stephan Grögler; aiuto scenografo Cleo Laigret.
In scena allo Stabile di Catania dal 30 Novembre al 9 dicembre ’21
Danilo De Luca






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