Fra i vari progetti che aiutano a salvaguardare l’impatto ambientale, rientra il concetto di mobilità sostenibile. L’espressione, introdotta già in Italia negli anni ’90, serve ad indicare nuove modalità di spostamento in grado di diminuire l’impatto ambientale, economico e sociale.
Si riferisce alle aree urbane, in cui ci si sposta con diversi mezzi di trasporto, sia pubblici che privati. Il progetto, però, non ha dato subito gli obiettivi sperati, molte volte a mancanza di una coordinazione a livello nazionale o sovranazionale da parte delle amministrazioni locali.
Recentemente, tale espressione è ricaduta sulla città metropolitana di Catania, che deve fare i conti ogni giorno con una circolazione immensa di auto, scooter e autobus. Le strade principali si rivelano le più difficili da percorre, a causa dell’alta intensità di veicoli, causando molte volte sinistri stradali per lo più inevitabili.
Nonostante Catania si sia classificata fra le ultime città per la sua mobilità sostenibile, adesso sono in atto e stanno arrivando diversi servizi che aiutano a modificare l’ambiente. Presenti già le attività di car e bike sharing, che permettono di affittare macchine e biciclette elettriche a prezzi vantaggiosi. Da questo mese, partirà anche il servizio sharing di monopattini elettrici: ne saranno messi a disposizione almeno mille.
Il grande progresso della città si deve confrontare però con la reale situazione che ancora vede Catania agli ultimi posti. Una nuovaclassifica è stata redatta dall’Associazione Euromobility, che, da oltre vent’anni, si occupa della diffusione di buone pratiche a sostegno della mobilità sostenibile.
Secondo i dati riportati, Catania si colloca agli ultimi posti fra le 50 città prese in considerazione, insieme a Siracusa. Le ultime novità di condivisione di auto, scooter e monopattini non hanno permesso al capoluogo etneo di scalare la classifica, ma resta in un sistema molto carente.
Giulia Manciagli
Acicastello Informa 
Lascia un commento