Rubrica UN MARE DI PAROLE
a cura di Roberta Mezzabarba
NOËL
Ricordo ancora le letterine
con la porporina luccicante,
nascoste in gran segreto
sotto il piatto fondo
di una tavola di vigilia,
e i grandi che fingevano di non scorgerle
fino al momento giusto.
Ricordo la preghiera prima del desinare,
la trepidazione
e i sospiri dinnanzi alle sparute lucine
d’un albero senza pretese,
sperando nel dono bramato.
Ricordo gli esami di coscienza
degli ultimi giorni,
pesando nel cuore
buone e cattive azioni
con la promessa d’essere più buoni,
l’anno a venire.
Ora siamo noi i grandi,
e cosa resta?
La mancanza.
Un sorriso sul viso,
e lo sguardo perso fuori dalla finestra
alla ricerca di chi non c’è più
o di chi non possiamo più aver accanto.






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