Nella guerra tra Russia e Ucraina la base americana di Sigonella si sta rivelando centrale nelle missioni per la Nato. Come riporta l’Agi ( Agenzia Giornalistica Italiana ), nelle ultime 72 ore l’unico velivolo visibile nel cielo ucraino è stato un drone Global Hawk partito dall’aeroporto di Sigonella, indicato con il nome di Forte 12. Il drone è un aeromobile a pilotaggio remoto con funzionamento di ricognizione, può volare in condizioni estreme e sorvegliare quasi 100 000 chilometri quadrati di terreno al giorno per una operosità di 24 ore e poi ritornare alla base di partenza. L’obiettivo principale è il monitoraggio e la raccolta di informazioni seguendo dal cielo le manovre militari russe.
L’aeroporto di Sigonella è sede del 41° Stormo Antisom, del 11°Reparto manutenzione velivoli e del 61° Gruppo Volo, la sua prontezza e la sua attività rendono la Sicilia in prima linea nella guerra tra Russia e Ucraina.
Ancora in questa prima fase la base militare americana ha visto solo l’utilizzo di velivoli privi di pilota, manovrati da remoto, ma l’evolversi della guerra non esclude l’utilizzo dei caccia militari, essendo Sigonella un punto strategico al centro del Mediterraneo.
Alle domande dei giornali locali il sindaco di Lentini, Rosario Lo Faro, ha risposto « Siamo molto preoccupati per la situazione in Ucraina. Spero non si arrivi mai all’uso di Sigonella come base militare attiva. In passato abbiamo già vissuto momenti del genere. Situazioni che hanno coinvolto anche il nostro territorio. Certo, non siamo indifferenti per come si stanno evolvendo le cose nella guerra in Ucraina. Stiamo ripristinando i rapporti con Sigonella in questo ultimo periodo. Un mese fa ci sono andato per parlare sia con la parte italiana e poi ho incontrato, in maniera occasionale, la parte americana. Stiamo cercando di riprendere i rapporti che nel recente passato non sono stati coltivati».
Danilo De Luca






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