Sono passati 2775 anni dalla nascita di Roma. Questo lo sappiamo perché Giovedì 21 Aprile, come di consuetudine, l’Urbe ha spento le sue migliaia di candeline senza mai deludere quel poeta che oggi pochi conoscono, ovvero Albio Tibullo, a cui attribuiamo il suo più grande epiteto: la città eterna. Ma al di là della ricorrenza simbolica, quello che importa è il grande contributo che ha dato l’età romana alla società contemporanea. Dall’arte, al cibo, alla fondazione di alcune tra le città più importanti città ( Parigi e Londra ) e anche con la conquista al miglioramento artistico e architettonico.
Catania era originariamente un insediamento sicano, fondato dai calcidesi nel 729 a.C, sede di un grosso villaggio guidato da un certo Tucle, poi conquistata da Gerone I di Siracusa che la chiamò Aitna (Etna). Dopo la morte del tiranno siracusano e la sconfitta di Trasibulo la città fu riconquistata dai Katanaioi che le rimisero il nome originario.
Fu poi conquistata dai Romani nel 263 a.C. attribuendo alla città il carattere di “sistema urbano complesso”, che verrà continuato fino alla riconversione “barocca” operata dopo la distruzione di fine XVII secolo. La città romana di Catania era ricca di acque, poichéal centro della città, dove oggi c’è la Via Etnea, scorreva il fiumel’Amenano. Inoltre, i Romani avevano costruito un imponente acquedotto che convogliava in città le acque provenienti da una sorgente di Santa Maria di Licodia.
Catania romana era impostata sul cardo e il decumano, due assi ortogonali attorno ai quali si ponevano gli edifici pubblici, e si estendeva dall’anfiteatro al circo, posti l’uno a nord e l’altro a sud della città. Il Foro era situato presso il cortile di San Pantaleone, sicuramente sopra all’agorà greca. Qui infatti si osservano i pochi resti architettonici dell’epoca romana, di carattere monumentale. Vicino al foro sorgevano i complessi termali, come quello di via della Rotonda e di piazza Dante. In via Vittorio Emanuele erano il Teatro antico e l’attiguo Odeon. A nord ed a est dell’anfiteatro si estendevano le necropoli. Sono stati identificati resti in via Etnea, sotto la Rinascente, in via Ipogeo, in via Sant’Euplio e a sud della piazza S. Maria di Gesù.
Gli itinerari storici offerti dagli enti offrono dei percorsi sensazionali, raccontando l’origine di Catania, il suo sviluppo, i suoi confini. Si parte dalla “necropoli”, toccando l’anfiteatro e teatro romano, le terme, gli acquedotti e l’Ipogeo sotterraneo.
Ma per un viaggiatore solitario, che abbia voglia di crearsi un proprio itinerario storico, abbiamo pensato di elencare i monumenti e i luoghi storici di una Catania romana a cui alla Città eterna deve, forse, una parte del suo odierno splendore.
– Anfiteatro in piazza Stesicoro
– Teatro greco-romano, con annessi antiquari
– Odeon
– Terme Achillee
– Terme della Rotonda
– Terme dell’Indirizzo
– Terme di piazza Dante
– Terme di piazza s. Antonio (già conosciute come Bagno di casa Sapuppo)
– L’Acquedotto
– La Naumachia, sommersa dalle lave del 1669
– Il Circo
– Il Ginnasio
– Il Foro Romano, (via SS. Trinità-Cortile S. Pantaleone, da cui provengono le colonne del portico di p.za Mazzini)
– Le Basiliche
– Area archeologica sottostante e antistante al Monastero dei Benedettini
– Scavi sottostanti alle chiese di s. Agata la Vetere e s. Agata al carcere
– Area archeologica del Reclusorio del Lume
– I Monumenti Funerari
– Tomba di età imperiale, cosiddetta di Stesicoro (nel cortile della caserma Lucchese Palli, in piazza Carlo Alberto)
– Ipogeo di s. Euplio
– Ipogeo romano di via Ipogeo
Danilo De Luca






Lascia un commento