La campagna siciliana offre ambienti straordinari, tra fiori di zagara e alberi di agrumi rigogliosi. Le zagare, con il loro profumo e la loro delicatezza sono diventati un inconfondibile simbolo della Sicilia. Il loro nome deriva dalla parola araba zahrcioè “fiore” e zahara viene tradotto con ”splendere di bianco”, che è la tipica caratteristica dei boccioli d’arancio e del limone, oltre che del bergamotto. Nel linguaggio dei fiori, il significato della zagara è molto profondo. Rappresenta la fedeltà nell’amore, la verginità ed è per eccellenza il simbolo del matrimonio.
Si narra che un re spagnolo, un giorno, ricevette in dono da una meravigliosa fanciulla una pianta di arancio. Il sovrano la apprezzò moltissimo e la fece piantare nel giardino reale. Era così bella che temeva che gliene chiedessero dei rami, cosa che effettivamente accadde. Un giorno, un ambasciatore in visita al castello del re ebbe la sfrontatezza di chiedergliene un ramoscello. Al rifiuto del sovrano, l’ambasciatore corruppe il giardiniere con 50 monete d’oro. Grazie a quel denaro, il giardiniere poté dare alla figlia una dote: la giovane trovò marito e, nel giorno delle nozze, decise di ornare il capo con un ramoscello di zagara. Da qui l’usanza di sceglierla per le nozze.
Con un’altra leggenda, invece, viene raccontato che in una bellissima isola vi fosse un giardino, dove le tre ninfe, Egle, Aretusa ed Espera, figlie di Atlante e della Notte, custodivano un albero dal frutto meraviglioso. Quel frutto era l’arancio, dono della Dea Terra a Zeus per le sue nozze. Ecco perché i fiori di arancio sono considerati di buon augurio in tal senso.
I fiori di zagara possiedono un profumo naturale dolce e al tempo stesso delicato. È il profumo della Sicilia e al tempo stesso della donna siciliana . Guardandola con grande attenzione e da vicino, si nota che il bordo dei petali è di colore violetto. Cresce sia solitaria che in coppie e la fioritura avviene nei mesi di marzo e aprile.
Guy de Maupassant descriveva gli agrumeti conosciuti nel suo viaggio in Sicilia come “la foresta profumata, un alito che inebria la mente […] quell’odore che vi avvolge a un tratto, che fonda la delicata sensazione dei profumi con la gioia artistica della mente, vi tuffa per alcuni secondi in un benessere del pensiero e del corpo che rasenta la felicità”
Danilo De Luca






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