Elezioni politiche del 25 settembre 2022, come si voterà?


Tutti i cittadini italiani sono chiamati il 25 settembre a votare per il rinnovamento del Parlamento, ossia per l’elezione dei membri della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica. In Sicilia i cittadini sempre il 25 settembre dovranno votare per l’elezione diretta del Presidente della regiona siciliana e dei 70 deputati all’Assemblea regionale siciliana.
Queste sono le prime elezioni in cui si voterà per un Parlamento ridotto, così come decretato dal risultato del referendum costituzionale del 2020.
Il numero dei membri alla Camera dei Deputati passerà da 630 a 400, mentre il numero dei senatori che eleggeremo passerà da 315 a 200.
I parlamentari eletti dovranno votare la fiducia al nuovo Presidente del Consiglio dei ministri, che sarà scelto dal Presidente del Senato, sulla base dei risultati elettorali e la maggioranza in Parlamento.

Ma come si voterà con la legge elettorale, il Rosatellum? La legge Rosato detta anche Rosatellum, dal nome del suo relatore Ettore Rosato, prevede un sistema elettorale misto, in parte maggioritario e in parte proporzionale.
Il 37 per cento dei parlamentari verrà eletto con il sistema maggioritario attraverso dei collegi uninominali ( dove vince il candidato che raccoglie più voti) , il 61 per cento verrà eletto con il sistema proporzionale, ossia divisi tra i partiti a seconda dei risultati percentuali ottenuti alle urne.
Il restante 2% dei seggi è destinato al voto degli italiani residenti all’estero e viene assegnato con sistema proporzionale, che prevede un voto di preferenza. Grazie alla legge costituzionale del 2021, potranno votare per il Senato tutti i maggiorenni e non solamente i cittadini di età superiore ai 25, come avveniva precedentemente.
La prima opzione di voto che gli elettori avranno è quella di mettere una x solo sul nome di un candidato all’uninominale di un partito che si presenta da solo. In questo modo il voto andrà al candidato scelto per la parte uninominale e automaticamente alla lista a lui collegata per la parte proporzionale.
Se invece si sbarra una sola x sul nome di un candidato all’uninominale collegato ad una coalizione di partiti, il voto andrà al candidato scelto per la parte uninominale , mentre per la parte proporzionale il voto andrà distribuito tra le coalizioni che lo appoggiano in modo proporzionale ai voti ricevuti da esse.
Gli elettori potranno sbarrare una seconda x nel caso in cui vogliano che il voto vada ad un partito specifico.
Non è possibile il voto disgiunto, cioè non è possibile scegliere un candidato all’uninominale non collegato alla lista scelta per il proporzionale.
Le coalizioni principali di queste elezioni sono:

  • coalizione di centro-destra formata da 4 partiti: Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni, la Lega di Matteo Salvini, Forza Italia di Berlusconi e Noi Moderati.
  • coalizione di centro-sinistra: Partito Democratico- Italia Democratica e Progressista di Letta, Impegno Civico di Luigi Di Maio, Alleanza Verdi e Sinistra di Bonelli, + Europa di Emma Bonino
  • Terzo Polo, composto dall’alleanza di Azione di Carlo Calenda e Italia Viva di Matteo Renzi.
  • Movimento 5 stelle, guidato dall’ex premier Giuseppe Conte che si presenta da solo.
    Sono presenti anche altre coalizioni minori con poca possibilità di vincere alle elezioni.

Arianna Pastore

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