Una combinazione di culture ha portato influenze linguistiche sulla lingua siciliana. Insieme a tutte le sue bellezze, la Sicilia conserva un altro tratto caratteristico lasciato in eredità dai popoli che hanno attraversato il territorio: il dialetto siciliano proviene dal passato, le cui influenze derivano dal francese, dallo spagnolo o da altre lingue europee.
La Sicilia è stata dominata da arabi, normanni, greci, latini e anche spagnoli, la cui egemonia ha avuto un impatto significativo sulla lingua. Gli spagnoli invasero il Regno di Sicilia nel 1516 con a capo re Carlo V d’Asburgo; la conquista terminò nel 1713 con una firma che sancì la pace di Utrecht e da Filippo V a Vittorio Amedeo II di Savoia.
È proprio da quest’esperienza storica che la lingua spagnola si è insediata con la lingua locale, ancora oggi in uso. Infatti, è palese l’influenza iberica in terminazioni verbali dell’imperfetto (in spagnolo “sabía”; in siciliano “sapìa) o del condizionale.
Dal punto di vista linguistico, molti verbi o sostantivi somigliano allo spagnolo: in siciliano cortile è “curtigghiu”, in spagnolo “cortijo”; lamento si dice “lastima” e in spagnolo “làstima”; fidanzata è “zita” e deriva da “cita”; mescolare, “arriminare” e in spagnolo si dice “remerar”; accordarsi o accontentarsi si dice in dialetto “accurdarisi”, mentre in spagnolo “acordar”.
Ancora altre parole molto simili: il “tiempu” siciliano è uguale al “tiempo” spagnolo, così come il vento (vientu e viento); il fazzoletto è “muccaturi” in siciliano e “mocador” in spagnolo; anche il verbo chiamare che in dialetto si dice “chiamari” e in spagnolo “llamar”; “la cucchiara”, cioè il cucchiaio, che deriva da “cuchara” oppure “a palumma”, ossia la colomba, deriva da “paloma”.
Tante altre parole siciliano derivano da altri tipi di influenze come l’arabo, il greco o il francese. Molte parole che derivano dall’arabo si riferiscono all’agricoltura o all’irrigazione dei campi; altri termini sono stati presi in prestito dal greco. Si tratta di un mix di culture che hanno lasciato un significato importante sull’Isola.
Giulia Manciagli






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