Giornata mondiale del Turismo, riparte la Sicilia: oltre 2 milioni di presenze


“Ripensare il turismo”: è questo il tema trattato quest’anno in occasione della Giornata mondiale del turismo, promossa dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite e che viene celebrata ogni 27 settembre dal 1979. Ad ospitare la celebrazione ufficiale sarà l’Indonesia e il tema del ripensamento vuole concentrarsi sulla ripartenza del settore e sull’impatto verso un turismo più sostenibile per il nostro futuro e quello del pianeta.

In un periodo come questo, dopo due anni di pandemia, il tema diventa ancora più attuale: mettere al primo posto i cittadini è un’esigenza e riunire governi e comunità verso una conoscenza condivisa di un settore più sostenibile. 

Sicuramente, in Sicilia il turismo è riaffiorato e fino ad oggi, nel 2022, sono stati superati due milioni di presenze. È quanto emerge dai dati dell’Osservatorio turistico regionale, i numeri sono in netta crescita rispetto agli anni precedenti: rispetto a luglio 2021, il 2022 ha portato un +7% di arrivi ed un incremento del 13% in merito alle presenze.

Un periodo piuttosto positivo per il turismo siciliano, visto e considerato il covid e la pandemia che esso ha portato in tutto il mondo. Il rialzo è quasi vicino ai livelli del 2019, anno che, ai tempi, è stato considerato d’oro per la regione. Molti turisti provenienti dai Pesi esteri hanno registrato una grande percentuale di presenze; così come anche la durata media dei soggiorni che è arrivata a 3,2 giorni medi di permanenza, rispetto ai 2,8 giorni del 2019.

Il turismo ha valorizzato le bellezze regionali, facendo popolare la Sicilia soprattutto nei mesi estivi, nonostante ancora problemi tecnici od organizzativi, come la mancanza di trasporti, comporta la limitazione delle opportunità di coloro che non hanno la possibilità di viaggiare con macchine proprie o a noleggio.

I posti più ambiti, ovvero quelli tradizionali, dove si sono registrati flussi di turismo sono: Palermo con Mondello e Cefalù, l’area catanese con l’Etna, Favignana e le Isole Egadi.

Giulia Manciagli

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