Tra le meraviglie che riserva la Sicilia, dalle sue bellezze alla sua cultura, non si può dimenticare la ricchezza del suo cibo dolce e salato. Se tra i più famosi piatti salati ricorrono la pizza o la pasta, per i dolci bisogna assolutamente citare il cannolo siciliano, ma anche il gelato e la granita. Tra questi, il gelato, in particolare, rappresenta il dolce più famoso in tutto il mondo e la particolarità è che esso sia nato attraverso la mente di un siciliano.
Si tratta di Francesco Procopio de Coltelli, nato ad Aci Trezza o Palermo, che lasciò subito la Sicilia per trasferirsi a Parigi, dove inaugurò il suo impero “Le Café Procope”, un locale con un grande fascino con specchi, cristalli, tavoli in marmo e tessuti alle pareti,diventando luogo di grande successo e affluenza per i cittadini parigini, dove potevano gustare ottimi gelati alla frutta o granite. Il successo di Procopio è dovuto alla sua grande mentalità: egli aveva ereditato da suo nonno una macchina che potesse lavorare artigianalmente gelati e anche sorbetti, inventati dagli arabi. Procopio iniziò a sostituire lo zucchero al miele, aggiunse del sale per far durare di più il ghiaccio e aumentò il gusto dei sorbetti allora diffusi.
Le “Café Procope” rappresentò la prima caffetteria di Parigi e forse dell’Europa intera, anche se esisteva prima dell’arrivo di Procopio. Egli, però, lo rese ancora più famoso per più di due secoli: sito in una zona strategia, precisamente al numero 13 di rue de l’AncienneComédie, è stato frequentato da molti artisti come Voltaire, Balzac, Hugo, Roberspierre, Napoleone, Diderot. Oggi il locale è ancora attivo e sito sempre nello stesso posto, diventando più che altro un ristorante. Il suo successo, la sua bravura e la produzione esclusiva del gelato gli fecero acquistare la patente del gelataio riconosciuta da Luigi XIV (Re Sole).
Giulia Manciagli






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