Catania è fra i peggiori capoluoghi per indice di incidentalità e inquinamento: il rapporto di Legambiente


inquinamento e Ancora una volta Catania si trova al centro dell’attenzione: dalla scarsa qualità di vita all’elevato numero di incidenti stradali e alla presenza di molte automobili. Sebbene, ormai l’obiettivo dell’Agenda 2030 si avvicina sempre più, la città metropolitana di Catania non sembra essere ancora in regola con i requisiti richiesti.

A stabilirlo è proprio Legambiente, l’associazione ambientalistica italiana che, grazie al rapporto “Clean Cities 2023”, ha constato come la città sia tra le più insicure e meno ecosostenibile tra i 18 capoluoghi italiani analizzati. Per l’anno 2023, come anche negli anni precedenti, Catania è stata classificata come città insicura proprio per la presenza di numerose automobili e, dunque, gli elevati incidenti stradali.

“Clean Cities” è una campagna che ha come scopo la promozione di un nuovo modello di mobilità urbana meno inquinante e più sicuro. Non si può dire certamente per la città di Catania, collocata al 16° posto della classifica, quindi terz’ultima; non da meno, è l’elevato inquinamento dell’aria, dovuto proprio all’alta percentuale di automobili presenti. “La soglia di inquinamento è nettamente superiore alla soglia di rilevanza sanitaria” – conferma il sito di Legambiente. “Si devono dunque raddoppiare gli sforzi per trasporti e a zero emissioni. Il PM10 dovrà essere ridotto del 29%, il PM 2,5 del 23% e gli ossidi d’azoto del 41% entro il 2030”.

I dati stimano una presenza di 79 automobili per 100 abitanti, facendo aumentare l’indice di incidentalità con ben 5,72 morti e feriti ogni 1000 abitanti l’anno, un tasso di incidentalità superiore alla media nazionale. Come riporta lo stesso sito di Legambiente, “il Piano nazionale Sicurezza Stradale si propone di dimezzare morti e feriti gravi sulla strada, a Catania vanno ridotte ad un terzo”.

Per restare sul filo del discorso, Clean Cities precisa che anche l’uso del trasporto pubblico e delle piste ciclabili non è sufficiente. Infatti, Catania è ben 15 volte inferiore alla città di Milano per il trasporto pubblico e presenta solo due piste ciclabili in tutto il Comune, considerando anche la notevole presenza di ciclisti urbani in giro per la città.

Giulia Manciagli

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