Il valore aggiunto che la tecnologia è in grado di offrire alla fruizione dei beni culturali ha cominciato ad orientarsi, in tempi più recenti, verso la creazione di esperienze sempre più immersive e di condivisione, migliorando il rapporto che si instaura tra il visitatore e la “cosa visitata”. Grazie anche ad un’intensa opera di digitalizzazione mirata, i percorsi espositivi tradizionali oggi possono essere arricchiti con allestimenti multimediali e display touch screen, consentendo accessibilità anche ai diversamente abili.
La missione che la tecnologia e il suo rapporto con la Storia si prefiggono è dunque offrire una diversa modalità di ideazione di opere e beni culturali, realizzando storytelling di ultima generazione, in grado di dare vita a percorsi espositivi e addirittura a interi musei, anche in mancanza di opere carismatiche o di manufatti d’epoca, rendendo attrattivi un gran numero di luoghi di rilevanza storica.
Tutto questo è il progetto SAMOTHRACE ( Sicilian Micro and Nano Technology Research and Innovation Center ), presentato ad Aci Castello presso il sito storico fiore all’occhiello del territorio,ovvero il Castello Normanno.
A esporre Samothrace sono stati il Sindaco Carmelo Scandurra,che ha espresso il suo plauso al team di docenti e ricercatori dell’Università di Catania, l’Assessore comunale con delega alla cultura Antonio Maugeri, Salvo Baglio delegato del Rettore alla Ricerca e Presidente della fondazione Samothrace, Anna Gueli responsabile del Pillar Cultural Heritage, Filippo Stanco responsabile della Task 3 Spaces and Fruition ed Eleonora Pappalardo archeologa del Dipartimento di Scienze della Formazione e referente del sito oltre che concittadina castellese.
“Il progetto SAMOTHRACE, proposto dall’Università di Catania, è un progetto ambizioso finanziato con il PNRR – ha dichiarato l’Assessore Maugeri – in cui tramite l’utilizzo di micro e nanotecnologie verrà effettuata una digitalizzazione in 3D degli esterni e degli interni del Castello Normanno di Aci. La digitalizzazione comprenderà anche i bronzi dello scultore Carmelo Mendola ( famoso già per la Fontana dei Malavoglia in Piazza Verga ), in esposizione nei prossimi giorni. Insomma, un ponte verso il futuro – ha continuato Maugeri – e un miglioramento della fruizione turistica a cui verrà consentito di visitare il Castello da qualunque parte del mondo tramite pc, smartphone o tablet e annoverarlo tra le mete da raggiungere”.
Il progetto tutto siciliano, quindi, coerente con la moderna concezione del turismo e dei processi di fruizione renderà il castello Normanno un luogo attivo in cui i visitatori non saranno più limitati ad apprendere aspetti della cultura locale, ma vivranno una esperienza culturale a 360 gradi. L’adozione di strumentivirtuali, poi, all’interno del maniero di Aci Castello trasformerà la visita in una vera e propria “performance culturale” dove il visitatore sarà attivamente coinvolto.
Samothrace esordisce con un investimento di circa 120 milioni di euro, della cui fondazione è presidente Salvo Baglio, delegato del Rettore alla Ricerca, concepito come ecosistema catalizzatore di innovazione con ricadute a livello globale. I progetti a esso legato sono nove e fanno leva sulle tecnologie abilitanti della micro e nanoelettronica articolandosi in sei aree di applicazione (pillar): Energia, Ambiente Smart Mobility, Sistemi Intelligenti per l’Agricoltura di precisione, Salute e Beni culturali.
Per intenderci, l’ultima frontiera della valorizzazione dei beni culturali approda anche ad Aci Castello ed è indubbio che avrà il suo successo. Non è infrequente oggi trovare all’interno dell’offerta museale anche esperienze di realtà aumentata, realtà virtuale e talvolta di mixed reality. Si tratta di soluzioni immersive, ad alta tecnologia, che si stanno diffondendo molto rapidamente e che promettono di rivoluzionare la progettazione e le logiche degli spazi espositivi, introducendo nuovi modelli di educazione alla cultura.
Danilo De Luca






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