La Sicilia, con i suoi colori e sapori, non smette mai di stupire. Le sue tradizioni culturali, simboliche, religiose e culinarie hanno sempre affascinato i turisti in visita in ogni città dell’isola: queste tradizioni sono molto antiche se non addirittura leggendarie, ma che rimangono impresse nel cuore e nella mente di ogni siciliano che, quasi quotidianamente, vengono eseguito da molti abitanti.Tra le tante tradizioni, molte di queste sono legate al sacro vincolo del matrimonio, come la “cunzata ro liettu” o la famosa “fuitina”.
In un’epoca in cui non si usavano i social media e non ci si conosceva tramite “internet”, esisteva la cosiddetta “fuitina”, ancora oggi praticata. Il termine dialettale “fuitina” indica l’avventura amorosa di giovani coppie che scappavano per amore. Perlopiù erano le ragazze ad intraprendere questa avventura, soprattutto quando si sentivano vincolate e non potevano vivere il loro amore in piena libertà a causa dei genitori che imponevano rigide regole nella relazione tra due giovani amanti.
Certamente, le donne che decidevano di scappare per amore, avrebbero avuto delle importanti conseguenze: esse venivano giudicate come delle peccatrici, che non rispettavano i canoni antichi. Infatti, coloro che sceglievano quest’alternativa perdeva dei diritti, tra cui quelli familiari: i genitori non erano più tenuti a contribuire alle spese matrimoniali o a provvedere al corredo. I giovani in fuga dovevano trovare un alloggio per la loro fuga, senza esser trovati dai rispettivi genitori, prima che potessero distruggere il loro amore. In 3 giorni, i due amanti avrebbero dovuto sposarsi.
Altra tradizione tipica siciliana è la “cunzata ro liettu” che, come la “fuitina”, rappresenta un’usanza tipica ancora praticata al giorno d’oggi. Questa costumanza vuole che qualche giorno prima del matrimonio, i familiari e gli amici stretti si rechino a casa degli sposi per preparare il letto matrimoniale. Le protagoniste sono le ragazze nubili, non ancora sposate e che sotto gli occhi indiscreti dei familiari provvedono a fare il letto con lenzuola pregiate come la seta, con ricami o merletti.
Tradizionalmente, prima di mettere lenzuola e copriletto, le ragazze spargono su tutta la superficie del riso e qualche soldo come per indicare un augurio, un buon auspicio. In aggiunta, si pongono dei confetti, creando una forma a cuore al centro del letto, e creando le iniziali degli sposi al centro dei rispettivi comodini. Nonostante siano rimaste le usanze antiche, recentemente nella “cunzata ro liettu”, oltre a soldi e riso, si inseriscono altri tipi di oggetti o cibo, come la pasta, a suon di scherzo per gli sposi, i quali potranno vedere la propria camera e coricarsi nel letto “fatto” dopo le nozze.
Giulia Manciagli






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