Quante volte abbiamo sentito le mamme e le nonne ammonire i più giovani con la regola delle tre ore di attesa prima di fare il bagno in mare o in piscina dopo un pasto abbondante? Questo antico detto ha spesso generato dibattiti tra chi ama tuffarsi subito e chi preferisce aspettare. Tuttavia, nonostante la diffusa credenza, la scienza rivela una realtà più sfumata.
“Devono passare almeno tre ore!” è una delle frasi più comuni che si sentono sulle spiagge. Secondo l’opinione diffusa, fare il bagno subito dopo mangiato potrebbe causare problemi di digestione. Ecco perché molte persone, soprattutto in famiglia, sono convinte che sia meglio aspettare prima di immergersi.
La base di questa credenza è legata al processo di digestione. Dopo aver mangiato, lo stomaco e l’intestino devono lavorare per scomporre il cibo. Questo richiede un maggiore afflusso di sangue a queste parti del corpo. L’attività fisica intensa, come nuotare o giocare a sport, richiede a sua volta un afflusso di sangue ai muscoli coinvolti. Questo può causare una “competizione” tra l’apparato digerente e i muscoli per ottenere il flusso di sangue necessario. Inoltre, l’immersione in acqua fredda può ridurre l’afflusso di sangue allo stomaco, rallentando ulteriormente la digestione e potenzialmente causando crisi vagali.
Secondo il dott. Gianfranco Beltrami, esperto in medicina dello sport, l’immersione in acqua può essere considerata sicura se si rispettano alcune condizioni. In acqua tiepida, dove non si fanno sforzi eccessivi, è generalmente accettabile fare il bagno anche subito dopo mangiato. Tuttavia, è importante evitare l’immersione in acqua fredda o l’assunzione di bevande ghiacciate poco prima di entrare in acqua.
Un tuffo in acqua fredda dopo essere stati al sole può portare a una sincope da choc termico, noto anche come idrocuzione, che può causare svenimenti. Pertanto, è fondamentale entrare gradualmente in acqua per evitare bruschi cambiamenti di temperatura corporea.
In definitiva, la regola delle tre ore non è una legge assoluta. Dipende dalla tipologia di cibo consumato, dall’attività fisica prevista e dalla temperatura dell’acqua. Evitare pasti copiosi prima di un intenso allenamento è consigliato per evitare interferenze tra digestione e attività fisica. Gli alimenti ricchi di carboidrati, come frutta e verdura, possono essere una scelta migliore.
In conclusione, il mito delle tre ore prima di fare il bagno ha radici nella precauzione verso la digestione e l’attività fisica. Tuttavia, è importante considerare il contesto e adottare un approccio ragionevole. L’immersione in acqua tiepida senza sforzi eccessivi è generalmente sicura anche dopo un pasto leggero. La scienza e il buon senso possono guidare la scelta migliore per godere dell’acqua senza rischi inutili.
Danilo De Luca






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