Nel cuore del deserto dell’Arabia Saudita, sta emergendo una visione audace e rivoluzionaria del futuro urbano: The Line.
The line è una città davvero unica nel suo genere. Anzi, non lo è ancora. Lunga 170 chilometri, larga 200 metri è destinata ad essere la prima città verticale al mondo.
Concepite sotto la guida illuminata del principe ereditario Mohamed bin Salman, queste terre incontaminate ospiteranno un’utopia moderna, una città senza strade e senza automobili, dove la vita cittadina è ripensata sin dalle fondamenta. La futuristica città di Neom sarà attraversata da questa innovativa creazione urbanistica, un progetto ambizioso che promette di trasformare radicalmente la nostra concezione di spazio, tempo e connessione. The Line non sarà solo un punto di riferimento architettonico, ma anche una dichiarazione audace che sfida il passato, interrogando il ruolo delle infrastrutture e dell’edilizia nel plasmare il destino delle comunità umane. In un mondo in costante evoluzione, questa creazione in corso rappresenta il brillante sogno di un leader audace, il cui impegno per un futuro migliore si sta materializzando nelle sabbie del deserto, in una città che unisce natura e progresso in un connubio senza precedenti.
The Line e la rinascita della connessione umana e ambientale
Gli intenti del principe nascono convinzioni profonde: “Nel corso della storia, le città sono state costruite per proteggere i loro cittadini. Dopo la Rivoluzione Industriale, esse hanno dato priorità all’utilizzo delle macchine e al funzionamento delle fabbriche a discapito dell’uomo”, ha dichiarato il principe. E i dati sono allarmanti: “Entro il 2050, le distanze percorse dai pendolari raddoppieranno, un miliardo di persone dovrà trasferirsi a causa dell’aumento delle emissioni di CO2 e del livello del mare. Il 90% delle persone respira già aria inquinata, perché dovremmo sacrificare la natura per il bene dello sviluppo?” La risposta, secondo Mohamed bin Salman, è in un cambio di paradigma progettuale: il concetto di città convenzionale deve trasformarsi.
Nasce così, appunto, il concept di The Line, un luogo a misura d’uomo che, privo di automobili e interamente pedonale, definirà la vita in “linea”: tutti i servizi essenziali, come scuole, ospedali, centri ricreativi e culturali, saranno infatti facilmente raggiungibili a piedi, ad una distanza equivalente a cinque minuti di camminata.
In questo nuovo contesto, la comunità diventa il fulcro dell’esistenza urbana, mentre la tecnologia si fonde armoniosamente con l’ambiente, contribuendo a un modo di vita più bilanciato ed ecologico.
L’Intelligenza artificiale al servizio di The Line
Nel cuore di questa città futuristica, le comunità residenti troveranno un alleato potente nell’intelligenza artificiale (AI). Contrariamente all’approccio tradizionale in cui la tecnologia talvolta può distanziare le persone, The Line adotta un approccio diametralmente opposto. Qui, l’AI è messa al servizio esclusivo dei cittadini, lavorando in sinergia con loro per semplificare le loro vite. Con una popolazione stimata di circa un milione di individui, l’obiettivo è creare non solo spazi urbani innovativi, ma anche liberi da inefficienze e ostacoli. Questo approccio mira a generare un surplus di tempo e valore per gli abitanti e le imprese, consentendo loro di concentrarsi su ciò che conta davvero.
Utopia o realtà? In un mondo in cui le promesse futuristiche spesso si scontrano con le sfide della realtà, sarà interessante vedere come The Line evolverà e si adatterà al passare del tempo, determinando se la sua ambizione si trasformerà in una tangibile e duratura realtà urbana.
Valeria Buremi






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