Partire dagli “ultimi” per raccontare la memoria: Clemente Cipresso e i suoi maestri d’ascia


Acitrezza è nota per la sua vibrante tradizione marinara e la maestria artigianale dei suoi “maestri d’ascia”. Questi abili artigiani, i guardiani di una tradizione antica, hanno svolto un ruolo cruciale nella costruzione delle imbarcazioni che hanno solcato le acque siciliane per secoli. Ora, grazie all’autore Clemente Cipresso, questa storia unica viene portata alla luce nel suo nuovo libro intitolato “Gli ultimi maestri d’ascia di Acitrezza.”

L’opera narra la storia della famiglia Rodolico, che per cinque generazioni ha rappresentato il fulcro di questa venerabile tradizione marinaresca. I maestri d’ascia, un’icona delle borgate marinare siciliane, hanno sempre avuto un ruolo di primo piano nella cultura locale, come dimostrato da citazioni in opere letterarie come “I Malavoglia” di Giovanni Verga e nel film “La Terra Trema” di Luchino Visconti. La famiglia Rodolico ad Acitrezza è una delle rare testimonianze rimaste degli ultimi maestri d’ascia in Sicilia, con una tradizione tramandata di padre in figlio per oltre cento anni.

Il cantiere della famiglia Rodolico è stato il cuore pulsante dell’economia locale, non solo per Acitrezza ma anche per le zone circostanti. Salvatore Martino Rodolico, un esperto mastro d’ascia di 86 anni, ha trasmesso il suo mestiere ai suoi figli, Nuccio e Gianni, garantendo così la continuità di questa antica arte. Nel corso degli anni, il cantiere ha dato vita a imbarcazioni imponenti che hanno raggiunto destinazioni come la Grecia e la Tunisia per la pesca del pesce spada.

La dedizione di Salvatore Rodolico alla sua nobile professionenon è passata inosservata. È stato inserito nel registro delle Eredità Immateriali della Regione Siciliana come Tesoro Umano Vivente, un riconoscimento meritato per la sua abilità straordinaria e il suo impegno nel preservare una tradizione a rischio di estinzione.

La storia della famiglia Rodolico non è stata priva di sfide. Hanno dovuto affrontare episodi intimidatori, false denunce, la chiusura degli scali d’alaggio e il tentativo di essere cacciati dalla loro terra. Tuttavia, la popolazione di Acitrezza ha dimostrato il suo coraggio e la sua determinazione nel difendere i valori identitari del cantiere navale storico. Artisti, associazioni, amministratori locali e cittadini si sono uniti in una lunga battaglia per preservare questo tesoro culturale.

Ad Acitrezza, si è formato un autentico movimento di comunità a sostegno dei Rodolico, una testimonianza della forza della tradizione e della determinazione di preservarla. “Gli Ultimi Maestri d’Ascia di Acitrezza” è molto più di un libro; è un tributo alle radici culturali di questa incantevole comunità marinaresca e una testimonianza dell’importanza di preservare le tradizioni che la rendono unica.

Di seguito l’intervista all’autore: 

Da dove nasce il progetto e perché ? 

Dal desiderio far conoscere una storia più che centenaria. Molti sanno di cosa di cosa si occupano i maestri d’ascia, ma pochi conoscono quanto la famiglia Rodolico ha dovuto affrontare nel corso degli anni. 

La condizione di “ultimi” è un privilegio o una maledizione ? 

E’ paradossalmente un punto di partenza. Non associo a questo termine un valore conclusivo, ma all’inizio di una nuova vita. Se non si costruiranno più grosse barche per il pesce spada, continueranno ad essere tramandate storie e tecniche migliorate nel tempo. Il cantiere non è solo un luogo fisico, ma un luogo interiore.

Come hai raccolto il materiale ? 

In numerose interviste fatte ai protagonisti, alle loro famiglie, alle persone che hanno lavorato al cantiere, ai semplici conoscenti. Devo ammettere, è stato un lavoro lungo e faticoso, ma ne è valsa la pena. 

Quanto è importante preservare le tradizioni del nostro paese?

Tantissimo. I maestri d’ascia hanno dato un contributo straordinario non solo ad Acitrezza, ma all’intera Sicilia. Non parlo di un semplice valore economico, ma anche sociale. A tutto questo va aggiunto il valore storico-culturale trasmesso dalle numerose maestranze che si sono avvicendate nel corso degli anni. E tutto questo va preservato!

Clemente Cipresso, autore del libro e giornalista affermato, farà tappa ad Aci Trezza per presentare il suo libro Sabato 19 Settembre, il luogo preposto alla presentazione sarà proprio il Cantiere Rodolico. Cipresso, ha trascorso gli ultimi quattro anni raccogliendo storie e testimonianze da quattro generazioni di maestri d’ascia e da coloro che hanno condiviso le loro vite e le vicende del cantiere. Il ricavato dalla vendita del libro sarà interamente devoluto all’Associazione Maestri d’Ascia di Acitrezza, dimostrando così il sostegno e l’apprezzamento della comunità per questa storia e questa tradizione straordinarie.

Danilo De Luca 

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