I Massa e San Giovanni la Punta, memorie culturali ed identità territoriali: la rievocazione storica del ‘600


Perché dimenticare la storia della Sicilia antica? Dopotutto, è da qui che arrivano quelle oggi si chiamano tradizioni, storie, miti e folklore. Una Sicilia che è ancora presente nei nostri giorni grazie alle innumerevoli manifestazioni che vengono promosse per rievocarne il senso storico. 

Tra queste iniziative in programma ne è prevista una per domenica 24 settembre. Si tratta di una rievocazione storica dal titolo “I Massa e San Giovanni la Punta nel ‘600: Memorie culturali ed identità territoriale”, iniziativa fortemente voluta e realizzata grazie al contributo della Regione Siciliana, dall’assessorato delle Autonomie locali e della funzione pubblica guidata dall’onorevole Andrea Messina.

L’evento inizierà alle ore 17 e si svolgerà partendo da piazza Beato padre Allegra (Municipio vecchio accanto la Chiesa Madre) di San Giovanni la Punta. L’apertura dell’evento è prevista con un corteo di figuranti vestiti con costumi d’epoca e trombe medievali e, in seguito, percorreranno le vie del centro storico della città. 

Il corteo servirà a ricordare l’arrivo della croce lignea, la quale fu donata nel lontano 1682 dal Duca Andrea Massa a tutti i puntesi e che ancora oggi è esposta sull’altare maggiore della Chiesa Madre. Sarà nell’Anfiteatro comunale che si svolgerà la rievocazione storica, sceneggiata da Enrico Guarneri e con la collaborazione di Maria Grazia Tosto, Nunzio Caruso e Michele Russo. Invece, in piazza Lucia Mangano, dalle ore 17.30, saranno presenti gli sbandieratori “Giovani Maestri di Motta Sant’Anastasia” che intratterranno il pubblico con i loro famigerati spettacoli.

Giusto per accennare alla storia di Andrea Massa, egli fu un nobile banchiere e politico italiano che da Genova scese giù in Sicilia, tanto poi da essere nominato Duca di Castel di Aci. A raccontare quello che fece nella sua vita è proprio il sindaco Antonino Bellia: “Andrea Massa nel 1642 1642 acquistò i Casali del Bosco, comprensivi anche dei territori di San Gregorio e San Giovanni La Punta, venduti a titolo feudale dagli spagnoli, per essere poi riacquistata dalla città di Catania nel 1652 e poi nuovamente ceduta ai Massa conseguendo autonomia amministrativa”.

Giulia Manciagli

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