Con l’arrivo dell’autunno, le castagne fanno la loro apparizione, portando con sé il calore e i sapori tipici della stagione. Amate da molti, le castagne rappresentano non solo un piacere gastronomico, ma anche un simbolo di tradizione e gratitudine in Sicilia.
Prima di mettere a cuocere le castagne sul fuoco, molti siciliani praticano un gesto che va oltre il semplice atto culinario. Incidere una croce sulla buccia della castagna è una pratica radicata nelle antiche leggende della regione. Si narra di un piccolo paese montano colpito dal gelo precoce che distrusse il raccolto estivo, lasciando la comunità senza risorse. In risposta alle preghiere dei contadini, il Signore donò loro alberi di castagno, ma il Diavolo, temendo il bene, creò gusci duri e spinosi intorno ai frutti. Per superare questa sfida, Dio scese tra gli uomini, incidendo una croce sul guscio e permettendo loro di accedere alle castagne. In segno di riconoscenza, i siciliani mantengono viva questa tradizione, incidendo ancora oggi una croce prima di cuocere le castagne.
La pratica di gettare del sale grosso sulle braci sotto il “cantararo” durante la cottura delle castagne è un altro elemento caratteristico delle tradizioni siciliane. Questo gesto, oltre a conferire un sapore unico alle castagne, crea una polvere bianca che ricopre i frutti durante la cottura. Questo biancore, insieme al tipico fumo dei castagnari, è considerato come una benedizione divina, un segno che il gesto di rispetto è stato gradito dal Cielo.
Le castagne, conosciute dagli antichi greci come la “ghianda di Giove,” erano considerate di grande importanza. I romani le utilizzavano come prelibatezza nei banchetti, e persino la medicina dell’epoca le prescriveva alle donne per il loro alto contenuto di acido folico.
Una leggenda più oscura, ambientata in tempi druidici in Sicilia, racconta di un albero sterile che, grazie al suo nobile gesto verso una famiglia di ricci in pericolo, ottenne il dono della fruttificazione. Protetti da un guscio spinoso, i frutti dell’albero assomigliano a quelli dei ricci che aveva salvato, testimoniando la forza delle leggende e la connessione tra la natura e le creature che la abitano.
Le castagne in Sicilia non sono solo un piacere culinario, ma portano con sé la ricchezza delle leggende e delle tradizioni. Incidere una croce sul guscio prima di cuocerle diventa un rituale che collega il presente con il passato, trasmettendo storie di gratitudine, miracoli e la magia intrinseca delle castagne. In ogni boccone di queste prelibatezze autunnali, si assapora non solo il sapore unico delle castagne ma anche la storia ricca e affascinante della terra siciliana.
Danilo De Luca






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