Festa di San Mauro Abate: storia e tradizioni ad Aci Castello


 

Ancora pochi giorni e la città di Aci Castello potrà riabbracciare il suo amato Patrono San Mauro. Grande culto e partecipazione di tutti i cittadini del territorio, la tradizionale festa del 15 gennaio prende piede con tre giorni di anticipo, partendo da sabato 13 gennaio 2024. 

 

I festeggiamenti partono da una serie di incontri in Chiesa con la solenne messa del giorno e la recitazione di canti e rosari. Quest’anno per il triduo di preparazione si inizia proprio sabato 13 con un incontro sui lavori di restauro de “Il Simulacro di San Mauro Abate di Aci Castello: Conservazione e Devozione”. Si passa così alla giornata di domenica 14 gennaio con celebrazioni eucaristiche di mattina; successivamente alle 11.30 si terrà un omaggio floreale dei ragazzi dai catechisti alla stele votiva alla marina. La sera, invece, alle 18.30 ci sarà una processione delle Reliquie con la partecipazione delle Associazioni Parrocchiali.

 

Lunedì 15 la Solennità del Santo Patrono: la mattinata sarà caratterizzata da celebrazioni eucaristiche e accoglienza del Sindaco del comune, del Vescovo e dei comitati ai festeggiamenti. Alle 10 ci sarà l’attesissima svelata del simulacro che effettuerà la sua uscita trionfale con conseguente giro della città castellese alle 15.30.

 

Le fasi salienti della festa, oltre alla donazione di offerte, denaro e oggetti d’oro come segno di gratitudine, sono: le preghiere degli abitanti del quartiere, omaggi floreali, preghiere per la pace nel mondo, preghiere dei ragazzi delle scuole, la discesa della statuetta dell’angelo (A Calata di l’Angilu), la benedizione del mare. Momento particolarmente emozionante sarà alle 21.30 con l’arrivo del Santo a pizza Castello, dove ci saranno i famosi fuochi pirotecnici, anche acquatici. Per concludere, il simulacro farà il suo ingresso in chiesa tra le braccia e lo sventolio dei fazzoletti di tutti i suoi devoti.

 

La devozione al Santo Patrono ha origini antichissime. Basti solamente pensare che la Chiesa esiste almeno fin dal XVI secolo: la Chiesta è stata ampliata e poi ricostruita a causa di un bombardamento del 1943. Invece, quello che si conosce della reliquia del Santo è la sua provenienza da una nave francese giunta sulla città, ancora oggi conservata con cura e venerata ogni anno. La figura del Santo ha molteplici significati: Mauro, nella sua veneranda età, riuscì a salvare un giovane zoppo e muto; inoltre, riuscì a camminare su un lago per salvare il monaco Placido. 

Giulia Manciagli

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