In una mossa senza precedenti, SACE, società partecipata dallo Stato italiano, si appresta a diventare il primo baluardo della nuova era lavorativa nel paese, inaugurando la settimana lavorativa di quattro giorni. Il decreto, che rappresenta un passo avanti significativo nel panorama delle società partecipate, coinvolge le aziende di cui lo Stato detiene una quota di proprietà, gestite attraverso il Ministero dell’Economia e delle Finanze o gli enti locali. Tale iniziativa, che suscita un ampio interesse e dibattito, potrebbe segnare un cambio di rotta nell’organizzazione del lavoro per il settore pubblico in Italia.
SACE ridefinisce il concetto di orario e modalità di lavoro
Nel quadro della sua audace iniziativa, SACE ha delineato un nuovo paradigma lavorativo che consentirà ai suoi dipendenti di abbracciare una settimana lavorativa di quattro giorni, compiendo un passo deciso verso l’equilibrio tra vita professionale e personale. L’orario, ridotto a 36 ore settimanali, rappresenta una significativa flessibilità rispetto alle attuali 37 ore, permettendo ai lavoratori di selezionare liberamente quale giorno della settimana dedicare al riposo. Questa rivoluzionaria ristrutturazione è parte integrante di un ampio piano di riorganizzazione del lavoro che include l’abolizione dei rigidi controlli sulle timbrature e la liberalizzazione del lavoro remoto, senza limiti prestabiliti sul numero di giornate consentite. L’implementazione di tali misure non solo incarna il desiderio di SACE di adattarsi ai mutamenti del contesto lavorativo moderno, ma anche di porre le basi per un modello organizzativo più sostenibile ed efficiente.
L’osservatorio Smart Working della School of Management del Politecnico di Milano assumerà un ruolo cruciale nell’analizzare l’efficacia e l’impatto di questa audace sperimentazione. L’ampio studio condotto dall’osservatorio sarà fondamentale per valutare come queste nuove pratiche influenzeranno la produttività, il benessere dei dipendenti e l’efficienza aziendale, gettando le basi per eventuali adozioni su scala più ampia nel panorama delle società partecipate.
Una tendenza in ascesa
Il passo intrapreso da SACE verso la settimana lavorativa di quattro giorni si inserisce in un panorama più ampio di trasformazioni aziendali che sta prendendo piede anche in altre realtà italiane. A novembre, EssilorLuxottica, protagonista globale nel settore delle montature e lenti per occhiali, ha siglato un accordo con i sindacati per introdurre sperimentalmente la settimana corta in alcuni dei suoi stabilimenti, evidenziando un cambiamento di mentalità che si sta diffondendo tra le aziende del nostro paese.
Le sperimentazioni sulla settimana di quattro giorni lavorativi hanno già dimostrato il loro successo in altri contesti internazionali. Nel Regno Unito, un ambizioso studio coinvolgente 33 aziende e quasi 1.000 dipendenti ha prodotto risultati promettenti: nessuna delle aziende partecipanti ha optato per il ritorno alla tradizionale settimana lavorativa di cinque giorni, mantenendo una produttività stabile e registrando un notevole aumento della soddisfazione dei dipendenti.
Questi esempi, insieme all’innovativa iniziativa di SACE, indicano chiaramente una tendenza verso una nuova era del lavoro, basata sulla flessibilità e sull’equilibrio tra vita professionale e personale. L’esperimento di SACE, affiancato da altre realtà nazionali e internazionali, potrebbe rappresentare un punto di svolta significativo, aprendo la strada a un modo più moderno e sostenibile di concepire l’organizzazione del lavoro nel XXI secolo.
Valeria Buremi






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